La cultura antica greca e giudaica è segnata da una lettura tragica della condizione umana, che si esprime nella sentenza "meglio non essere nati". Scopo dell'articolo è quello di delineare il percorso attraverso cui la filosofia dell'età imperiale cerca di elaborare una prospettiva di salvezza per l'uomo. Soprattutto all'interno del platonismo tardo-antico questa prospettiva si configura come assimilazione dell'uomo a dio. Se il messaggio neotestamentario sovverte questo quadro annunciando una salvezza che passa attraverso l'assimilazione di Dio all'uomo, la sua inculturazione nel platonismo operata dal pensiero cristiano antico finisce col tradirne la scandalosa forza.

Farsi dio, farsi uomo. La condizione umana tra ragione e fede

CREPALDI, MARIA GRAZIA
2008

Abstract

La cultura antica greca e giudaica è segnata da una lettura tragica della condizione umana, che si esprime nella sentenza "meglio non essere nati". Scopo dell'articolo è quello di delineare il percorso attraverso cui la filosofia dell'età imperiale cerca di elaborare una prospettiva di salvezza per l'uomo. Soprattutto all'interno del platonismo tardo-antico questa prospettiva si configura come assimilazione dell'uomo a dio. Se il messaggio neotestamentario sovverte questo quadro annunciando una salvezza che passa attraverso l'assimilazione di Dio all'uomo, la sua inculturazione nel platonismo operata dal pensiero cristiano antico finisce col tradirne la scandalosa forza.
2008
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