Le forme di humus sono definite dalla successione degli orizzonti superficiali del suolo. È noto che tra questi, i più importanti ai fini della classificazione sono gli orizzonti A ed OH. Nella chiave europea di classificazione delle forme di humus terrestri (EUROSOIL, Freiburg settembre 2004), è soprattutto la struttura del primo che porta l’utilizzatore della chiave verso le tre forme base: la forma MULL se l’orizzonte A è biomacrostrutturato, la forma MODER se l’orizzonte A è di giustapposizione e la forma MOR in caso di assenza di orizzonte A o in presenza di un A di origine non biologica. Una quarta forma base, l’AMPHI, fa intervenire nello stesso profilo la combinazione degli orizzonti A biomacrostrutturato ed OH, quest’ultimo assente nella forma MULL. La distinzione delle forme di humus su base strutturale necessita della stima delle dimensioni dei grumi presenti negli orizzonti diagnostici. Tale stima, oggetto del presente lavoro, si può fare in campo o in laboratorio. Nel primo caso si lavora ad occhio nudo, sul campione prelevato e fratturato fresco; in laboratorio, si preferiscono campioni essiccati all’aria o in stufa, impiegando un "fratturatore" o una palla di plastica e setacciando successivamente i campioni per ottenere le frazioni percentuali di grumi ricercate. Una lente o un binoculare (x10, x50) sono spesso indispensabili nel riconoscimento della composizione dei grumi. Una cinquantina di profili di suolo sono stati studiati per tentare di determinare quei caratteri strutturali (grumi in 2-3 classi diametriche) degli orizzonti diagnostici che permettano di ottenere delle ricadute importanti in termini di classificazione. L’articolo presenta alcuni miglioramenti proposti per la chiave di determinazione delle forme di humus. Essi sono basati sulla combinazione dei caratteri relativi alle dimensioni della struttura e alla composizione organo-minerale dei campioni. Sono state individuate tre categorie di orizzonti A e tre categorie di orizzonti OH. Si tratta di categorie funzionali, perché collegate ai gruppi di animali che le hanno prodotte. Le ricadute sulla conoscenza della "qualità" dell’ambiente sono interessanti non solo in termini di biodiversità ma anche in ambito di previsione della risposta del suolo alla perturbazione. - - - - - (The definition of the structure of the A and OH horizons – respectively organo-mineral and organic diagnostic horizons of the humus forms – is a crucial character for the classification of forest humus forms occurring in Europe in temperate climate conditions. About fifty samples of A and OH horizons, collected in Alpine beech and spruce forests, have been observed under x10 and X50 magnifying lens. New tools, as a “breaker” and a plastic empty ball filled with soil samples, were used for better estimate the strength of the soil aggregates. Dimensions, forms and compositions of peds composing the samples were classed and analysed (multifactorial analysis). The authors propose a better identification of field categories of peds and diagnostic horizons to easily describe and classify European topsoils)

Struttura degli orizzonti diagnostici e classificazione delle forme di humus

ZANELLA, AUGUSTO
;
VIOLA, FRANCO
2008

Abstract

Le forme di humus sono definite dalla successione degli orizzonti superficiali del suolo. È noto che tra questi, i più importanti ai fini della classificazione sono gli orizzonti A ed OH. Nella chiave europea di classificazione delle forme di humus terrestri (EUROSOIL, Freiburg settembre 2004), è soprattutto la struttura del primo che porta l’utilizzatore della chiave verso le tre forme base: la forma MULL se l’orizzonte A è biomacrostrutturato, la forma MODER se l’orizzonte A è di giustapposizione e la forma MOR in caso di assenza di orizzonte A o in presenza di un A di origine non biologica. Una quarta forma base, l’AMPHI, fa intervenire nello stesso profilo la combinazione degli orizzonti A biomacrostrutturato ed OH, quest’ultimo assente nella forma MULL. La distinzione delle forme di humus su base strutturale necessita della stima delle dimensioni dei grumi presenti negli orizzonti diagnostici. Tale stima, oggetto del presente lavoro, si può fare in campo o in laboratorio. Nel primo caso si lavora ad occhio nudo, sul campione prelevato e fratturato fresco; in laboratorio, si preferiscono campioni essiccati all’aria o in stufa, impiegando un "fratturatore" o una palla di plastica e setacciando successivamente i campioni per ottenere le frazioni percentuali di grumi ricercate. Una lente o un binoculare (x10, x50) sono spesso indispensabili nel riconoscimento della composizione dei grumi. Una cinquantina di profili di suolo sono stati studiati per tentare di determinare quei caratteri strutturali (grumi in 2-3 classi diametriche) degli orizzonti diagnostici che permettano di ottenere delle ricadute importanti in termini di classificazione. L’articolo presenta alcuni miglioramenti proposti per la chiave di determinazione delle forme di humus. Essi sono basati sulla combinazione dei caratteri relativi alle dimensioni della struttura e alla composizione organo-minerale dei campioni. Sono state individuate tre categorie di orizzonti A e tre categorie di orizzonti OH. Si tratta di categorie funzionali, perché collegate ai gruppi di animali che le hanno prodotte. Le ricadute sulla conoscenza della "qualità" dell’ambiente sono interessanti non solo in termini di biodiversità ma anche in ambito di previsione della risposta del suolo alla perturbazione. - - - - - (The definition of the structure of the A and OH horizons – respectively organo-mineral and organic diagnostic horizons of the humus forms – is a crucial character for the classification of forest humus forms occurring in Europe in temperate climate conditions. About fifty samples of A and OH horizons, collected in Alpine beech and spruce forests, have been observed under x10 and X50 magnifying lens. New tools, as a “breaker” and a plastic empty ball filled with soil samples, were used for better estimate the strength of the soil aggregates. Dimensions, forms and compositions of peds composing the samples were classed and analysed (multifactorial analysis). The authors propose a better identification of field categories of peds and diagnostic horizons to easily describe and classify European topsoils)
2008
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