Il saggio introduce la ricerca sul tema della pianificazione stratetigca per lo sviluppo locale a parteire dai piccoli Comuni. Affrontare il tema della programmazione strategica dello sviluppo locale in un contesto come quello del Veneto, caratterizzato da localismi forti e da una regionalità debole, ancora di più a partire da un piccolo comune della cintura urbana di Vicenza, cuore del Veneto “bianco”, come Grumolo delle Abbadesse, significa ripensare dalle fondamenta il modo di regolazione tipico del Veneto e proporre un approccio innovativo al governo locale che si interroghi sui bisogni e le domande politiche espresse dal territorio, anche in modo implicito, per intraprendere un percorso di governo del territorio che sia in grado di garantirne la sostenibilità dello sviluppo, a partire non solo dal sistema produttivo locale di piccole imprese, ma anche dal Comune, dal governo locale. Questo approccio porta con sé la necessità di individuare strumenti amministrativi e stili di governo adeguati ad operare nella logica delle reti di governance multilivello, in grado di far dialogare attori pubblici e privati con l’obiettivo di definire un progetto locale di sviluppo condiviso che vede nel Comune l’attore politico in grado di coordinare il progetto e di garantirne la fattibilità. Le recenti riforme amministrative offrono, a tal proposito, numerose opportunità di innovazione istituzionale. Esse richiedono tuttavia un adeguamento culturale della classe politica e della classe amministrativa alle trasformazioni in corso, a cominciare da un’apertura verso le politiche regionali europee, alla luce della nuova programmazione dei Fondi Strutturali 2007-13, su cui è necessario puntare.

Il contesto Veneto tra locale e globale: il ruolo dei piccoli comuni

MESSINA, PATRIZIA
2008

Abstract

Il saggio introduce la ricerca sul tema della pianificazione stratetigca per lo sviluppo locale a parteire dai piccoli Comuni. Affrontare il tema della programmazione strategica dello sviluppo locale in un contesto come quello del Veneto, caratterizzato da localismi forti e da una regionalità debole, ancora di più a partire da un piccolo comune della cintura urbana di Vicenza, cuore del Veneto “bianco”, come Grumolo delle Abbadesse, significa ripensare dalle fondamenta il modo di regolazione tipico del Veneto e proporre un approccio innovativo al governo locale che si interroghi sui bisogni e le domande politiche espresse dal territorio, anche in modo implicito, per intraprendere un percorso di governo del territorio che sia in grado di garantirne la sostenibilità dello sviluppo, a partire non solo dal sistema produttivo locale di piccole imprese, ma anche dal Comune, dal governo locale. Questo approccio porta con sé la necessità di individuare strumenti amministrativi e stili di governo adeguati ad operare nella logica delle reti di governance multilivello, in grado di far dialogare attori pubblici e privati con l’obiettivo di definire un progetto locale di sviluppo condiviso che vede nel Comune l’attore politico in grado di coordinare il progetto e di garantirne la fattibilità. Le recenti riforme amministrative offrono, a tal proposito, numerose opportunità di innovazione istituzionale. Esse richiedono tuttavia un adeguamento culturale della classe politica e della classe amministrativa alle trasformazioni in corso, a cominciare da un’apertura verso le politiche regionali europee, alla luce della nuova programmazione dei Fondi Strutturali 2007-13, su cui è necessario puntare.
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