L'atto di destinazione per i bisogni della famiglia di fatto: ancora sulla meritevolezza degli interessi ex art. 2645 ter cod. civ.

Il contributo intende provare a ricostruire alcuni aspetti della disciplina degli «atti di destinazione», istituto recentemente introdotto con una disposizione dal contenuto vago e in una equivoca sedes materiae (art. 2645 ter c.c., inserito nel contesto della disciplina della trascrizione). L’articolo si sofferma in particolare sui rapporti tra l’istituto di cui all’art. 2645 ter c.c. e il c.d. trust interno, chiedendosi se la recente disposizione costituisca un limite positivo alla discussa introduzione del trust nel nostro ordinamento. L’autrice indaga poi la nozione di meritevolezza degli interessi perseguiti con la destinazione, propendendo per una tesi restrittiva. Infine, attraverso un’articolata argomentazione, la nozione di meritevolezza, accolta in astratto, viene messa alla prova valutando l’ammissibilità di un atto di destinazione diretto a soddisfare i bisogni della famiglia di fatto.