In tutto il mondo in cui sembra che la globalizzazione abbia preso il sopravvento su tutto quanto è locale o comunque “nazionale”, ci si accorge che, nel campo dello spettacolo e della cultura, ci sono ampie “nicchie” non globalizzate. La discussione si basa sull’accettazione della teoria proposta da Crane (1997) che contrappone la cultura determinata dalle classi sociali a quella derivante, invece, dai settori in cui è divisa la cultura (centrale, periferico e urbano). Si può, quindi ipotizzare che permanga nella cultura “globale”, una componente “locale” di carattere nazionale che mantiene una forte vitalità. Si tenta quindi una previsione relativa ai caratteri “europei” delle culture nazionali presenti in Europa.

La produzione culturale: previsioni relative al mantenimento della divisione tra pubblico nazionale e pubblico europeo

TESSAROLO, MARISELDA
2009

Abstract

In tutto il mondo in cui sembra che la globalizzazione abbia preso il sopravvento su tutto quanto è locale o comunque “nazionale”, ci si accorge che, nel campo dello spettacolo e della cultura, ci sono ampie “nicchie” non globalizzate. La discussione si basa sull’accettazione della teoria proposta da Crane (1997) che contrappone la cultura determinata dalle classi sociali a quella derivante, invece, dai settori in cui è divisa la cultura (centrale, periferico e urbano). Si può, quindi ipotizzare che permanga nella cultura “globale”, una componente “locale” di carattere nazionale che mantiene una forte vitalità. Si tenta quindi una previsione relativa ai caratteri “europei” delle culture nazionali presenti in Europa.
2009
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2381527
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