Un excursus anche sommario dell’attuale dottrina in ordine al fatto e sui casi in cui il fatto, nell’economia della prospettiva del formalismo giuridico, viene in rilievo sembrano indicarci una soluzione che il titolo del presente contributo ci suggerisce. Nell’attuale modo di approcciarsi al fatto, questo continua a sfuggire alla regolamentazione. La prospettiva geometrica ne esce sconfitta in quanto ogni tentativo di far coincidere il fatto con il diritto, lascia sempre un margine, uno iato tra l’uno e l’altro a dimostrazione, da un lato, che i due istituti sono effettivamente separati e scissi, e sotto una diversa prospettiva, che il diritto, geometricamente inteso, non riesce a (ri)comprendere completamente il fatto. Il fatto, inoltre, non trova espressione nel diritto o grazie all’applicazione del diritto, ma, inevitabilmente, può trovare espressione solamente in via indiretta e virtuale, attraverso la rappresentazione che il diritto positivo ne dà. Il fatto, naturalisticamente inteso, scompare lasciando il posto a quella rappresentazione convenzionale del fatto che la previsione normativa, astratta e generale, selezionatrice e, per certi versi, creatrice del fatto giuridico stesso e della sua giuridicità, ci garantisce.

Il fatto "del" diritto

TASSO, TORQUATO GIORDANO
2009

Abstract

Un excursus anche sommario dell’attuale dottrina in ordine al fatto e sui casi in cui il fatto, nell’economia della prospettiva del formalismo giuridico, viene in rilievo sembrano indicarci una soluzione che il titolo del presente contributo ci suggerisce. Nell’attuale modo di approcciarsi al fatto, questo continua a sfuggire alla regolamentazione. La prospettiva geometrica ne esce sconfitta in quanto ogni tentativo di far coincidere il fatto con il diritto, lascia sempre un margine, uno iato tra l’uno e l’altro a dimostrazione, da un lato, che i due istituti sono effettivamente separati e scissi, e sotto una diversa prospettiva, che il diritto, geometricamente inteso, non riesce a (ri)comprendere completamente il fatto. Il fatto, inoltre, non trova espressione nel diritto o grazie all’applicazione del diritto, ma, inevitabilmente, può trovare espressione solamente in via indiretta e virtuale, attraverso la rappresentazione che il diritto positivo ne dà. Il fatto, naturalisticamente inteso, scompare lasciando il posto a quella rappresentazione convenzionale del fatto che la previsione normativa, astratta e generale, selezionatrice e, per certi versi, creatrice del fatto giuridico stesso e della sua giuridicità, ci garantisce.
2009
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