Il saggio, secondo i criteri della sezione "Canone contemporaneo" della rivista "Allegoria", storicizza e al contempo attualizza "La società dello spettacolo" (Paris, 1967) di Guy Debord: il primo libro che ha tentato di mettere alla prova i concetti filosofici della tradizione marxiana con il dominio della comunicazione e delle merci immateriali. Se la "scrittura radicale" di Debord ha come lontani modelli le avanguardie dadaiste e surrealiste, le forme apodittiche e sintetiche del suo stile tendono costantemente al détournement: dunque, non alla retorica citazionistica del postmoderno ma al rovesciamento delle relazioni abitualmente stabilite fra i concetti ai fini dello smascheramento dello "spettacolo" contemporaneo.

Canone contemporaneo: "La società dello spettacolo" di Guy Debord

ZINATO, EMANUELE
2009

Abstract

Il saggio, secondo i criteri della sezione "Canone contemporaneo" della rivista "Allegoria", storicizza e al contempo attualizza "La società dello spettacolo" (Paris, 1967) di Guy Debord: il primo libro che ha tentato di mettere alla prova i concetti filosofici della tradizione marxiana con il dominio della comunicazione e delle merci immateriali. Se la "scrittura radicale" di Debord ha come lontani modelli le avanguardie dadaiste e surrealiste, le forme apodittiche e sintetiche del suo stile tendono costantemente al détournement: dunque, non alla retorica citazionistica del postmoderno ma al rovesciamento delle relazioni abitualmente stabilite fra i concetti ai fini dello smascheramento dello "spettacolo" contemporaneo.
2009
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