Riflessioni sulla ridefinizione dei ruoli di Stato e Regioni dopo la modifica al Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al d. lgs. 63 del 2008: le competenze legislative e le funzioni amministrative in materia di paesaggio

Partendo da una riflessione sulla ratio del decreto correttivo n. 63 del 2008, che ha profondamente modificato il Codice dei beni culturali e del paesaggio, l’articolo si sofferma sulla nuova definizione di paesaggio, anche in rapporto al concetto di ambiente, e sul richiamo all’identità nazionale in essa contenuto. La tutela del paesaggio come materia trasversale statale apre nuovi spazi alle Regioni, ma le modifiche apportate dal legislatore nazionale alla disciplina codicistica contraddicono questa tendenza. Viene quindi analizzato l’atteggiamento dello Stato rispetto alla materia, sia sul piano delle competenze legislative (individuando dei profili di illegittimità costituzionale nell'art. 131, comma 3, del Codice), che in relazione all’allocazione delle funzioni amministrative, che vede una chiaro recupero del ruolo dello Stato centrale rispetto a quello di Regioni e altri enti territoriali.