Il saggio deriva dagli esiti di una ricerca maturata in ambito accademico, presso l’Università degli studi di Padova, relativa ai profili professionali e all’attività svolta da alcuni ingegneri tra Otto e Novecento. Tra i numerosi materiali raccolti nel corso della ricerca e riguardanti le attrezzature urbane, le nuove strutture di servizio, o di assistenza e cura della popolazione anziana, realizzate nelle città venete del periodo, sono stati scelti alcuni esempi da porre a confronto con quanto suggerito da manuali per architetti e ingegneri oltre che da riviste specializzate, pubblicati in Italia tra la fine dell’Ottocento e le prime decadi del Novecento. Il lavoro è stato organizzato partendo da una questione fondamentale, attinente i cambiamenti storici: nell’evoluzione delle dinamiche dell’assistenza esiste una tradizione consolidata fin dall’età moderna e poi ripresa in età contemporanea? O, al contrario, esiste una discontinuità nei criteri di scelta di luoghi di residenza o di parti di città destinate agli anziani? E in che modo ciò influisce nella definizione della forma architettonica?
Le case per anziani nel veneto: dalle pratiche tradizionali alle soluzioni moderne (XVI-XX secolo)
ZAGGIA, STEFANO;SVALDUZ, ELENA
2010
Abstract
Il saggio deriva dagli esiti di una ricerca maturata in ambito accademico, presso l’Università degli studi di Padova, relativa ai profili professionali e all’attività svolta da alcuni ingegneri tra Otto e Novecento. Tra i numerosi materiali raccolti nel corso della ricerca e riguardanti le attrezzature urbane, le nuove strutture di servizio, o di assistenza e cura della popolazione anziana, realizzate nelle città venete del periodo, sono stati scelti alcuni esempi da porre a confronto con quanto suggerito da manuali per architetti e ingegneri oltre che da riviste specializzate, pubblicati in Italia tra la fine dell’Ottocento e le prime decadi del Novecento. Il lavoro è stato organizzato partendo da una questione fondamentale, attinente i cambiamenti storici: nell’evoluzione delle dinamiche dell’assistenza esiste una tradizione consolidata fin dall’età moderna e poi ripresa in età contemporanea? O, al contrario, esiste una discontinuità nei criteri di scelta di luoghi di residenza o di parti di città destinate agli anziani? E in che modo ciò influisce nella definizione della forma architettonica?Pubblicazioni consigliate
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