Il lavoro indaga forme e contenuti delle negoziazioni tra ragazzi e adulti in alcuni ambiti della vita quotidiana: famiglia, gruppo dei pari, scuola, attività sportive collettive, associazionismo. La prospettica teorica di riferimento propone una visione dei bambini e dei ragazzi come soggetti dotati di agency pur se inseriti in specifici ordini generazionali. L'analisi si concentra sui dati raccolti nella più vasta indagine campionaria rappresentativa (21.500 intervistati) compiuta in Italia sui preadolescenti e gli adolescenti di 11, 13 e 15 anni. La ricerca ha dimostrato come le ragazze e i ragazzi si debbano considerare degli ottimi "rispondenti", non certo meno di quanto lo siano gli adulti. Il quadro delle negoziazioni tra le generazioni che emerge dall'analisi dei dati è variegato e approfondisce alcuni nodi critici irrisolti soprattutto nell'ambito delle relazioni scolastiche dove il profilo dell'ordine generazionale appare meno flessibile a considerare i ragazzi come attori e non solo come studenti.

Costruire senso, negoziare spazi. Ragazze e ragazzi nella vita quotidiana

BELOTTI, VALERIO
2010

Abstract

Il lavoro indaga forme e contenuti delle negoziazioni tra ragazzi e adulti in alcuni ambiti della vita quotidiana: famiglia, gruppo dei pari, scuola, attività sportive collettive, associazionismo. La prospettica teorica di riferimento propone una visione dei bambini e dei ragazzi come soggetti dotati di agency pur se inseriti in specifici ordini generazionali. L'analisi si concentra sui dati raccolti nella più vasta indagine campionaria rappresentativa (21.500 intervistati) compiuta in Italia sui preadolescenti e gli adolescenti di 11, 13 e 15 anni. La ricerca ha dimostrato come le ragazze e i ragazzi si debbano considerare degli ottimi "rispondenti", non certo meno di quanto lo siano gli adulti. Il quadro delle negoziazioni tra le generazioni che emerge dall'analisi dei dati è variegato e approfondisce alcuni nodi critici irrisolti soprattutto nell'ambito delle relazioni scolastiche dove il profilo dell'ordine generazionale appare meno flessibile a considerare i ragazzi come attori e non solo come studenti.
2010
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