Il saggio prende spunto da alcune recenti pronunce, con cui la Corte di cassazione ha rafforzato la linea interpretativa volta a valorizzare il ruolo della buona fede nel contratto, in ogni fase del rapporto contrattuale, giungendo a definirla come uno strumento finalizzato al controllo, anche in senso modificativo o integrativo, dello statuto negoziale, in funzione di garanzia del giusto equilibrio degli opposti interessi. Da queste premesse, viene posta l’attenzione sul richiamo all’interpretazione secondo buona fede, che ad avviso della Cassazione si connette ad un obiettivo di perseguimento dell’equilibrio tra gli opposti interessi dei contraenti, prospettato nella recente decisione in tema di abuso del diritto (Cass. 20106/2009). L'analisi mira a chiarire come l'utilizzo dell'art. 1366 c.c. in chiave riequilibrativa del contenuto contrattuale, anche per il tramite del concetto di abuso del diritto, risulta fuorviante e destinata ad ampliare il potere giudiziario di "riscrittura del contenuto contrattuale". A tal fine, vengono utilizzati raffronti comparatistici con altre esperienze europee.

Il giudice riscrive il contratto per le parti: l'autonomia negoziale stretta tra giustizia, buona fede e abuso del diritto

VIGLIONE, FILIPPO
2010

Abstract

Il saggio prende spunto da alcune recenti pronunce, con cui la Corte di cassazione ha rafforzato la linea interpretativa volta a valorizzare il ruolo della buona fede nel contratto, in ogni fase del rapporto contrattuale, giungendo a definirla come uno strumento finalizzato al controllo, anche in senso modificativo o integrativo, dello statuto negoziale, in funzione di garanzia del giusto equilibrio degli opposti interessi. Da queste premesse, viene posta l’attenzione sul richiamo all’interpretazione secondo buona fede, che ad avviso della Cassazione si connette ad un obiettivo di perseguimento dell’equilibrio tra gli opposti interessi dei contraenti, prospettato nella recente decisione in tema di abuso del diritto (Cass. 20106/2009). L'analisi mira a chiarire come l'utilizzo dell'art. 1366 c.c. in chiave riequilibrativa del contenuto contrattuale, anche per il tramite del concetto di abuso del diritto, risulta fuorviante e destinata ad ampliare il potere giudiziario di "riscrittura del contenuto contrattuale". A tal fine, vengono utilizzati raffronti comparatistici con altre esperienze europee.
2010
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