Viene valutata la possibilità di individuare classi di impianti di terra a sicurezza garantita in ogni condizione di mezzo disperdente o predeterminata in funzione della resistività del mezzo stesso. Nella prima parte del lavoro vengono richiamate le espressioni che consentono il calcolo dei fattori di riduzione da applicare alle tensioni di contatto e di passo indisturbate per avere le corrispettive tensioni effettive (che considerano la presenza del corpo umano). Nella seconda parte vengono illustrate alcune considerazioni sull'applicazione di tali coefficienti agli impianti di terra di utenze alimentate da reti gestite con centro stella isolato da terra: viene quindi introdotto il concetto di resistività critiche di un impianto di terra e mostrato come le difficoltà alla realizzazione di un impianto di terra non sono sempre crescenti con l'aumentare della resistività del mezzo disperdente. Nella terza parte tali considerazioni vengono estese al caso di impianti di terra di utenze alimentate da reti gestite con centro connesso connesso a terra. Le note conclusive del lavoro lasciano intravedere la possibilità di utilizzo pratico dei concetti esposti per la definizione di una serie normalizzata di impianti di terra per cabine di trasformazione MT/bt a sicurezza predeterminata (al limite esenti dall'onere della misura delle tensioni di contatto e di passo), oppure per l'ottimizzazione della geometria di dispersori di stazioni AT/AT o cabine primarie AT/MT (si ricorda che in Italia le reti MT e AT sono gestite rispettivamente con centro stella isolato e connesso a terra).

Analisi di impianti di terra a frequenza industriale: confronto tra indagine sperimentale e simulazione numerica

FELLIN, LORENZO;TURRI, ROBERTO
1997

Abstract

Viene valutata la possibilità di individuare classi di impianti di terra a sicurezza garantita in ogni condizione di mezzo disperdente o predeterminata in funzione della resistività del mezzo stesso. Nella prima parte del lavoro vengono richiamate le espressioni che consentono il calcolo dei fattori di riduzione da applicare alle tensioni di contatto e di passo indisturbate per avere le corrispettive tensioni effettive (che considerano la presenza del corpo umano). Nella seconda parte vengono illustrate alcune considerazioni sull'applicazione di tali coefficienti agli impianti di terra di utenze alimentate da reti gestite con centro stella isolato da terra: viene quindi introdotto il concetto di resistività critiche di un impianto di terra e mostrato come le difficoltà alla realizzazione di un impianto di terra non sono sempre crescenti con l'aumentare della resistività del mezzo disperdente. Nella terza parte tali considerazioni vengono estese al caso di impianti di terra di utenze alimentate da reti gestite con centro connesso connesso a terra. Le note conclusive del lavoro lasciano intravedere la possibilità di utilizzo pratico dei concetti esposti per la definizione di una serie normalizzata di impianti di terra per cabine di trasformazione MT/bt a sicurezza predeterminata (al limite esenti dall'onere della misura delle tensioni di contatto e di passo), oppure per l'ottimizzazione della geometria di dispersori di stazioni AT/AT o cabine primarie AT/MT (si ricorda che in Italia le reti MT e AT sono gestite rispettivamente con centro stella isolato e connesso a terra).
1997
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