Dal 1484, anno in cui fu ultimato il "buco di Viso", primo traforo alpino, migliaia di chilometri di gallerie stradali e ferroviarie sono state realizzate "intersecando" le Alpi e la dorsale appenninica. Oggi, sul finire del secondo millennio, Francia/Italia (Moncenisio), Germania/Austria/Italia (Brennero), Svizzera (Gottardo e Lötschberg) progettano nuove gallerie ferroviarie di base lungo le quattro grandi vie di transito. A parte le gallerie di base del Lötschberg e del Gottardo, i cui lavori sono in corso e saranno completati nel 2008 e 2013 rispettivamente, per le altre due direttrici si sta lavorando agli studi di fattibilità. Tali progetti offrono una possibilità unica e irripetibile per conciliare nello stesso "corridoio" più servizi tecnologici basilari per l'attività umana. In questa memoria verrà focalizzata l'attenzione soprattutto sulla coesistenza galleria ferroviaria-trasmissione di energia elettrica tramite la nuova tecnologia degli elettrodotti blindati (Gas insulated transmission lines-GIL). Queste "linee elettriche" del futuro, costante oggetto di studio nell'ambito del Dipartimento di ingegneria elettrica dell'Università di Padova, presentano ingombri molto contenuti, campo magnetico esterno trascurabile ed eccellenti prestazioni (ridotte perdite pur con elevate potenze trasmissibili); esse costituiscono una soluzione compatibile con le gallerie e consentirebbero una forte interconnessione elettrica paneuropea auspicabile per l'operatività del mercato elettrico. L’idea di sfruttare sinergie che consentano di recuperare gli alti costi che queste grandi opere comportano, si inquadra nel tentativo di realizzare in maniera ben coordinata "corridoi comuni" allo scopo di soddisfare le molteplici e crescenti esigenze di scambi fra aree di grandi sistemi industrializzati. In questo contesto, merita grande attenzione soprattutto l’opportunità offerta dalle grandi infrastrutture ferroviarie e autostradali future ed esistenti. In particolare tale concetto sta trovando applicazione anche in occasione dei vari progetti per la costruzione di gallerie ferroviarie (o stradali) paneuropee, che devono essere programmate e coordinate in maniera razionale, allo scopo di configurare, per quanto possibile, ciascuna galleria come "vettore multiservizio". In questa sede si ritiene doveroso segnalare le possibilità offerte dai trafori alpini, con particolare riferimento al nuovo collegamento ferroviario Bolzano-Innsbruck, essendo essi compatibili con l'installazione di elettrodotti blindati che consentirebbero un notevole incremento degli scambi di energia elettrica Italia-Austria e conseguentemente anche Italia-Nord Europa. La Comunità europea ha prontamente recepito la bontà della proposta, co-finanziando uno studio di fattibilità, durato dal 2002 al 2005, che ha visto quali partner TERNA (in qualità di project leader), il Dipartimento di ingegneria elettrica dell’Università di Padova e l’austriaca TIWAG.

Elettrodotti blindati in galleria

BENATO, ROBERTO;
2008

Abstract

Dal 1484, anno in cui fu ultimato il "buco di Viso", primo traforo alpino, migliaia di chilometri di gallerie stradali e ferroviarie sono state realizzate "intersecando" le Alpi e la dorsale appenninica. Oggi, sul finire del secondo millennio, Francia/Italia (Moncenisio), Germania/Austria/Italia (Brennero), Svizzera (Gottardo e Lötschberg) progettano nuove gallerie ferroviarie di base lungo le quattro grandi vie di transito. A parte le gallerie di base del Lötschberg e del Gottardo, i cui lavori sono in corso e saranno completati nel 2008 e 2013 rispettivamente, per le altre due direttrici si sta lavorando agli studi di fattibilità. Tali progetti offrono una possibilità unica e irripetibile per conciliare nello stesso "corridoio" più servizi tecnologici basilari per l'attività umana. In questa memoria verrà focalizzata l'attenzione soprattutto sulla coesistenza galleria ferroviaria-trasmissione di energia elettrica tramite la nuova tecnologia degli elettrodotti blindati (Gas insulated transmission lines-GIL). Queste "linee elettriche" del futuro, costante oggetto di studio nell'ambito del Dipartimento di ingegneria elettrica dell'Università di Padova, presentano ingombri molto contenuti, campo magnetico esterno trascurabile ed eccellenti prestazioni (ridotte perdite pur con elevate potenze trasmissibili); esse costituiscono una soluzione compatibile con le gallerie e consentirebbero una forte interconnessione elettrica paneuropea auspicabile per l'operatività del mercato elettrico. L’idea di sfruttare sinergie che consentano di recuperare gli alti costi che queste grandi opere comportano, si inquadra nel tentativo di realizzare in maniera ben coordinata "corridoi comuni" allo scopo di soddisfare le molteplici e crescenti esigenze di scambi fra aree di grandi sistemi industrializzati. In questo contesto, merita grande attenzione soprattutto l’opportunità offerta dalle grandi infrastrutture ferroviarie e autostradali future ed esistenti. In particolare tale concetto sta trovando applicazione anche in occasione dei vari progetti per la costruzione di gallerie ferroviarie (o stradali) paneuropee, che devono essere programmate e coordinate in maniera razionale, allo scopo di configurare, per quanto possibile, ciascuna galleria come "vettore multiservizio". In questa sede si ritiene doveroso segnalare le possibilità offerte dai trafori alpini, con particolare riferimento al nuovo collegamento ferroviario Bolzano-Innsbruck, essendo essi compatibili con l'installazione di elettrodotti blindati che consentirebbero un notevole incremento degli scambi di energia elettrica Italia-Austria e conseguentemente anche Italia-Nord Europa. La Comunità europea ha prontamente recepito la bontà della proposta, co-finanziando uno studio di fattibilità, durato dal 2002 al 2005, che ha visto quali partner TERNA (in qualità di project leader), il Dipartimento di ingegneria elettrica dell’Università di Padova e l’austriaca TIWAG.
2008
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