Nel presente lavoro abbiamo esaminato la struttura fattoriale della versione italiana della Children’s Depression Scale (CDS). Metodi. Sono state analizzate le risposte al questionario di 592 soggetti (9-16 anni) e confrontate una soluzione a due fattori e una a tre fattori in precedenza presentate in letteratura. tramite analisi fattoriale esplorativa e confermativa. Considerati i limiti riscontrati in letteratura a proposito della CDS - alti valori di consistenza interna con soluzioni fattoriali molteplici e instabili - si è ritenuto opportuno testare una soluzione che riducesse il portato di un’ipotizzabile ridondanza degli item, introducendo un modello di stima dei parametri, implicante una correlazione degli errori riferibili ad item appaiabili (ad esempio, due item di identico contenuto, inerente la figura materna l’uno e l’altro quella paterna). Risultati. Complessivamente i risultati avvalorano l’ipotesi di una soluzione a due fattori, con o senza l’artificio introdotto, rilevando una sostanziale disomogeneità strutturale della versione italiana della scala rispetto all’originale australiano. Conclusioni. Si ritiene difficile poter conciliare interamente i risultati ottenuti con la teoria di Lang e Tisher sia per come definiscono il tratto latente (cioè la depressione), sia per come lo misurano attraverso il CDS.

Una revisione critica dell'Adattamento Italiano della Children's Depression Scale.

PASTORE, MASSIMILIANO;VIDOTTO, GIULIO
2010

Abstract

Nel presente lavoro abbiamo esaminato la struttura fattoriale della versione italiana della Children’s Depression Scale (CDS). Metodi. Sono state analizzate le risposte al questionario di 592 soggetti (9-16 anni) e confrontate una soluzione a due fattori e una a tre fattori in precedenza presentate in letteratura. tramite analisi fattoriale esplorativa e confermativa. Considerati i limiti riscontrati in letteratura a proposito della CDS - alti valori di consistenza interna con soluzioni fattoriali molteplici e instabili - si è ritenuto opportuno testare una soluzione che riducesse il portato di un’ipotizzabile ridondanza degli item, introducendo un modello di stima dei parametri, implicante una correlazione degli errori riferibili ad item appaiabili (ad esempio, due item di identico contenuto, inerente la figura materna l’uno e l’altro quella paterna). Risultati. Complessivamente i risultati avvalorano l’ipotesi di una soluzione a due fattori, con o senza l’artificio introdotto, rilevando una sostanziale disomogeneità strutturale della versione italiana della scala rispetto all’originale australiano. Conclusioni. Si ritiene difficile poter conciliare interamente i risultati ottenuti con la teoria di Lang e Tisher sia per come definiscono il tratto latente (cioè la depressione), sia per come lo misurano attraverso il CDS.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2446621
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