Nel 2003 l'Unione Europea ha accolto un progetto LIFE Natura presentato dal Parco Regionale Colli Euganei ed ha attribuito all'Ente il finanziamento necessario ad attuare alcuni interventi di tutela e di valorizzazione di particolari e importanti habitat che in tutta l'area collinare del Veneto sono in fase di progressivo arretramento areale. Come è noto, LIFE è lo strumento tecnico-economico che la Direttiva Europea 43/92 (Direttiva Habitat) ha messo in campo per sostenere la conservazione di sistemi ecologici più rari e preziosi, e perciò ritenuti di interesse comunitario, e per consentire la tutela di specie vegetali ed animali rare che patiscono di qualche minaccia portata alla loro sopravvivenza. Negli ultimi anni il Parco si è prodigato, anche con propri fondi e ponendo in campo importanti risorse umane, ad attuare quanto previsto dal progetto. In particolare esso è finalizzato alla tutela di alcuni habitat di eccezionale interesse naturalistico (Allegato I della Direttiva 92/43), tra cui: • le "formazioni erbose secche seminaturali" (e facies coperte da cespugli) habitat 6210, riconducibili a Festuco-Brometalia (* caratterizzate da stupende fioriture di orchidee); queste formazioni, presenti soprattutto nell'area centrale dei rilievi euganei, in quelle contrade sono indicate col lemma vegri; • i boschi di roverella, corrispondenti all'habitat 91H0, "boschi pannonici di Quercus pubescens", attualmente minacciati nella continuità dei pregevoli assetti strutturali e di funzioni ecologiche dal venir meno delle cure gestionali legate all'interesse economico e colturale che un tempo li caratterizzava; • i residui castagneti da frutto, localmente indicati col lemma maronari, corrispondenti all'habitat 9260, "Foreste di Castanea sativa", che nell'area euganea sono portatori di spettacolari assetti scenici e di valori culturali, oltre che di rilevanti valenze naturalistiche; • Alcuni biotopi umidi (habitat 3150), da riqualificare e sistemare per renderli più fruibili ed impedire fenomeni di degradazione. Il Progetto mirava altresì alla tutela di alcune specie animali di altrettanto elevato interesse naturalistico e scientifico, come Falco peregrinus, tra gli uccelli, e Lucanus cervus e Cerambix miles, tra gli insetti. Esso prevedeva infine specifici interventi di ripristino ecologico, tra i quali alcuni da coordinare attraverso un apposito piano di gestione, i cui effetti dovevano essere controllati nel tempo attraverso uno specifico piano di monitoraggio.

Un Life-Natura nei Colli Euganei

VIOLA, FRANCO;SITZIA, TOMMASO
2006

Abstract

Nel 2003 l'Unione Europea ha accolto un progetto LIFE Natura presentato dal Parco Regionale Colli Euganei ed ha attribuito all'Ente il finanziamento necessario ad attuare alcuni interventi di tutela e di valorizzazione di particolari e importanti habitat che in tutta l'area collinare del Veneto sono in fase di progressivo arretramento areale. Come è noto, LIFE è lo strumento tecnico-economico che la Direttiva Europea 43/92 (Direttiva Habitat) ha messo in campo per sostenere la conservazione di sistemi ecologici più rari e preziosi, e perciò ritenuti di interesse comunitario, e per consentire la tutela di specie vegetali ed animali rare che patiscono di qualche minaccia portata alla loro sopravvivenza. Negli ultimi anni il Parco si è prodigato, anche con propri fondi e ponendo in campo importanti risorse umane, ad attuare quanto previsto dal progetto. In particolare esso è finalizzato alla tutela di alcuni habitat di eccezionale interesse naturalistico (Allegato I della Direttiva 92/43), tra cui: • le "formazioni erbose secche seminaturali" (e facies coperte da cespugli) habitat 6210, riconducibili a Festuco-Brometalia (* caratterizzate da stupende fioriture di orchidee); queste formazioni, presenti soprattutto nell'area centrale dei rilievi euganei, in quelle contrade sono indicate col lemma vegri; • i boschi di roverella, corrispondenti all'habitat 91H0, "boschi pannonici di Quercus pubescens", attualmente minacciati nella continuità dei pregevoli assetti strutturali e di funzioni ecologiche dal venir meno delle cure gestionali legate all'interesse economico e colturale che un tempo li caratterizzava; • i residui castagneti da frutto, localmente indicati col lemma maronari, corrispondenti all'habitat 9260, "Foreste di Castanea sativa", che nell'area euganea sono portatori di spettacolari assetti scenici e di valori culturali, oltre che di rilevanti valenze naturalistiche; • Alcuni biotopi umidi (habitat 3150), da riqualificare e sistemare per renderli più fruibili ed impedire fenomeni di degradazione. Il Progetto mirava altresì alla tutela di alcune specie animali di altrettanto elevato interesse naturalistico e scientifico, come Falco peregrinus, tra gli uccelli, e Lucanus cervus e Cerambix miles, tra gli insetti. Esso prevedeva infine specifici interventi di ripristino ecologico, tra i quali alcuni da coordinare attraverso un apposito piano di gestione, i cui effetti dovevano essere controllati nel tempo attraverso uno specifico piano di monitoraggio.
2006
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