È stata effettuata una valutazione della qualità ambientale nel bacino meridionale della Laguna di Venezia analizzando la comunità macrobentonica di substrato duro e tenendo in considerazione i parametri chimico-fisici. È stata ricreata una situazione in grado di simulare una condizione naturale mediante l’immersione costante, per un anno (Marzo 2004-Aprile 2005), di pannelli in legno e acciaio, in due distinte stazioni della laguna meridionale, differenti per caratteristiche batimetriche e idrodinamiche. La successione ecologica è stata seguita mediante campionamenti a cadenza mensile e i dati raccolti sono stati interpretati ed espressi mediante i più comuni descrittori della biodiversità a livello di comunità incrostante: ricchezza in specie, struttura della comunità, indice di copertura-abbondanza. La successione ecologica, iniziata in Aprile-Giugno, ha raggiunto il climax in Ottobre-Novembre. A differenza di quanto riportato in passato, la specie dominante non era Mytilus galloprovincialis, ma un’associazione stabile di ascidiacei coloniali definita “comunità a botrillo”. I suddetti descrittori della biodiversità sono stati infine messi in relazione tra loro e con l’andamento dei parametri chimico-fisici sviluppando un nuovo indice di qualità (bioindice), con valori compresi tra 1 e 10, che definisce lo stato di salute dell’ambiente specifico per le comunità di substrato duro secondo la relazione: Log10(R x A x IpH x IT x IS), dove R: ricchezza in specie; A: area occupata dalla specie per mese; IpH: indice di qualità del pH; IT: indice di qualità di temperatura; IS: indice di qualità di salinità).

Sviluppo di indici di qualità ambientale per la comunità di macrofouling di substrato duro nella laguna di Venezia.

CIMA, FRANCESCA;BALLARIN, LORIANO
2006

Abstract

È stata effettuata una valutazione della qualità ambientale nel bacino meridionale della Laguna di Venezia analizzando la comunità macrobentonica di substrato duro e tenendo in considerazione i parametri chimico-fisici. È stata ricreata una situazione in grado di simulare una condizione naturale mediante l’immersione costante, per un anno (Marzo 2004-Aprile 2005), di pannelli in legno e acciaio, in due distinte stazioni della laguna meridionale, differenti per caratteristiche batimetriche e idrodinamiche. La successione ecologica è stata seguita mediante campionamenti a cadenza mensile e i dati raccolti sono stati interpretati ed espressi mediante i più comuni descrittori della biodiversità a livello di comunità incrostante: ricchezza in specie, struttura della comunità, indice di copertura-abbondanza. La successione ecologica, iniziata in Aprile-Giugno, ha raggiunto il climax in Ottobre-Novembre. A differenza di quanto riportato in passato, la specie dominante non era Mytilus galloprovincialis, ma un’associazione stabile di ascidiacei coloniali definita “comunità a botrillo”. I suddetti descrittori della biodiversità sono stati infine messi in relazione tra loro e con l’andamento dei parametri chimico-fisici sviluppando un nuovo indice di qualità (bioindice), con valori compresi tra 1 e 10, che definisce lo stato di salute dell’ambiente specifico per le comunità di substrato duro secondo la relazione: Log10(R x A x IpH x IT x IS), dove R: ricchezza in specie; A: area occupata dalla specie per mese; IpH: indice di qualità del pH; IT: indice di qualità di temperatura; IS: indice di qualità di salinità).
2006
Atti V Riunione Annuale Programma di Ricerca Co.Ri.La., Programma di Ricerca 2004-2007
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