La partecipazione sociale è un aspetto fondamentale nello sviluppo adolescenziale e preadolescenziale. In fatti, i giovani che partecipano ad attività extrascolastiche strutturate dimostrano un miglior adattamento psicosociale di coloro che non vi partecipano. Obiettivo del presente lavoro era verificare se la partecipazione di ragazzi e ragazze ad attività extrascolastiche strutturate e il sostegno da loro percepito da parte dei leader di queste attività li protegge rispetto al vissuto di solitudine in conseguenza anche di un difficile rapporto con i genitori. Un campione di 1155 preadolescenti italiani di età compresa tra gli 11 e i 14 anni (588, 50.9% maschi; 567, 49.1% femmine; età M = 12.9, DS = .90) ha compilato un questionario che indagava la partecipazione ad attività extrascolastiche, la percezione del sostegno fornito dai leader di queste attività, il legame con i genitori ed i sentimenti di solitudine. I risultati evidenziano come coloro che si dichiarano più legati ai propri genitori e maggiormente sostenuti dai leader che gestiscono le attività extrascolastiche presentino minori livelli di solitudine. La sola partecipazione a questo genere di attività non sembra invece ridurre il rischio di sentirsi soli. Il sostegno dei leader risulta particolarmente importante per i ragazzi di genere maschile e caratterizzati da un rapporto meno coeso con i propri genitori. Vengono inoltre discusse possibili implicazioni per la prevenzione del disagio durante la fase adolescenziale. In particolare viene discussa l’importanza delle strategie che possono agganciare e sostenere l’interesse e il continuo coinvolgimento dei giovani in questo tipo di attività.

Quando la partecipazione sociale non basta per ridurre la solitudine nei preadolescenti: l'importanza dei leader nelle associazioni

VIENO A;ALTOE', GIANMARCO;SANTINELLO M;VIDOTTO, GIULIO
2009

Abstract

La partecipazione sociale è un aspetto fondamentale nello sviluppo adolescenziale e preadolescenziale. In fatti, i giovani che partecipano ad attività extrascolastiche strutturate dimostrano un miglior adattamento psicosociale di coloro che non vi partecipano. Obiettivo del presente lavoro era verificare se la partecipazione di ragazzi e ragazze ad attività extrascolastiche strutturate e il sostegno da loro percepito da parte dei leader di queste attività li protegge rispetto al vissuto di solitudine in conseguenza anche di un difficile rapporto con i genitori. Un campione di 1155 preadolescenti italiani di età compresa tra gli 11 e i 14 anni (588, 50.9% maschi; 567, 49.1% femmine; età M = 12.9, DS = .90) ha compilato un questionario che indagava la partecipazione ad attività extrascolastiche, la percezione del sostegno fornito dai leader di queste attività, il legame con i genitori ed i sentimenti di solitudine. I risultati evidenziano come coloro che si dichiarano più legati ai propri genitori e maggiormente sostenuti dai leader che gestiscono le attività extrascolastiche presentino minori livelli di solitudine. La sola partecipazione a questo genere di attività non sembra invece ridurre il rischio di sentirsi soli. Il sostegno dei leader risulta particolarmente importante per i ragazzi di genere maschile e caratterizzati da un rapporto meno coeso con i propri genitori. Vengono inoltre discusse possibili implicazioni per la prevenzione del disagio durante la fase adolescenziale. In particolare viene discussa l’importanza delle strategie che possono agganciare e sostenere l’interesse e il continuo coinvolgimento dei giovani in questo tipo di attività.
2009
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