Le Appendicolarie, tunicati planctonici, costruiscono ciclicamente un sistema esterno "usa e getta", molto specializzato per la cattura del cibo, svolgendo un ruolo fondamentale nel trasferimento di energia attraverso le catene trofiche degli oceani. A differenza degli ascidiacei, ben poco si conosce sul loro tubo digerente. Di questo abbiamo ora studiato l'organizzazione e l'ultrastruttura comparandole a quelle degli ascidiacei. Nelle Oikopleuridae il tubo digerente comprende un esofago tubolare, uno stomaco sacciforme suddiviso in due lobi diversificati e un intestino ad U, diviso in prossimale-medio e retto, privo di ghiandola pilorica e terminante con un ano tra i due spiracoli. Rispetto agli ascidiacei mancano le cellule mucose, le cellule endocrine, le cellule plicate e i centri proliferativi. La propulsione del cibo e la formazione dei pellet avvengono ad opera di cellule cigliate a microvili che nell'esofago producono unasecrezione densa, mentre nello stomaco e nell'intestino sono anche assorbenti e presentano profonde interdigitazioni baso-laterali di membrana associate a mitocondri con probabile ruolo di regolazione osmotica. Nello stomaco la digestione è a carico delle cellule basofile che, diversamente dalle ascidie, sono raggruppate in una banda gastrica nel lobo sinistro. Cellule a globi nello stomaco e nel retto assorbono per pinocitosi macromolecole quali la perossidasi. L'apparente semplificazione strutturale è in linea con l'economia organizzativa delle appendicolarie e permette comunque un'alta efficienza nel trattamento del cibo per soddisfare le elevate richieste energetiche del loro rapido ciclo vitale.

Aspetti morfo-funzionali dell'epitelio digestivo in Appendicolarie (Urochordata)

CIMA, FRANCESCA;
1999

Abstract

Le Appendicolarie, tunicati planctonici, costruiscono ciclicamente un sistema esterno "usa e getta", molto specializzato per la cattura del cibo, svolgendo un ruolo fondamentale nel trasferimento di energia attraverso le catene trofiche degli oceani. A differenza degli ascidiacei, ben poco si conosce sul loro tubo digerente. Di questo abbiamo ora studiato l'organizzazione e l'ultrastruttura comparandole a quelle degli ascidiacei. Nelle Oikopleuridae il tubo digerente comprende un esofago tubolare, uno stomaco sacciforme suddiviso in due lobi diversificati e un intestino ad U, diviso in prossimale-medio e retto, privo di ghiandola pilorica e terminante con un ano tra i due spiracoli. Rispetto agli ascidiacei mancano le cellule mucose, le cellule endocrine, le cellule plicate e i centri proliferativi. La propulsione del cibo e la formazione dei pellet avvengono ad opera di cellule cigliate a microvili che nell'esofago producono unasecrezione densa, mentre nello stomaco e nell'intestino sono anche assorbenti e presentano profonde interdigitazioni baso-laterali di membrana associate a mitocondri con probabile ruolo di regolazione osmotica. Nello stomaco la digestione è a carico delle cellule basofile che, diversamente dalle ascidie, sono raggruppate in una banda gastrica nel lobo sinistro. Cellule a globi nello stomaco e nel retto assorbono per pinocitosi macromolecole quali la perossidasi. L'apparente semplificazione strutturale è in linea con l'economia organizzativa delle appendicolarie e permette comunque un'alta efficienza nel trattamento del cibo per soddisfare le elevate richieste energetiche del loro rapido ciclo vitale.
1999
RIASSUNTI DEI CONTRIBUTI SCIENTIFICI DEL LX CONGRESSO UNIONE ZOOLOGICA ITALIANA (UZI)
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