Negli ultimi anni i composti stannorganici hanno destato un crescente interesse in campo biologico per gli elevati effetti tossici di cui sono responsabili. La stabile presenza di questi composti nell'ecosistema marino rappresenta un elevato fattore di rischio, in quanto essi sono in grado di provocare effetti deleteri sugli organismi già a basse concentrazioni e, inoltre, sono soggettti ad un rapido bioaccumulo con effetti tossici a lungo temine. I Molluschi, sia bivalvi che gasteropodi, esposti a queste sostanze subiscono decalcificazione della conchiglia e vanno incontro ad una riduzione della fertilità. Recentemente è stato dimostrato anche un effetto teratogeno di questi composti nei pesci. In questo studio sono state utilizzate specie ampiamente diffuse di molluschi (Mytilus galloprovincialis, Tapes philippinarum), ascidiacei (Botryllus schlosseri, Styela plicata) ed echinodermi (Paracentrotus lividus), come bioindicatori di inquinamento da stannorganici nell'ambiente marino. Abbiamo valutato gli effetti immunotossici degli stannorganici approntando opportuni saggi su emociti in vitro, mentre gli effetti embriotossici (arresto, rallentamenti, anomalie dello sviluppo) sono stati valutati trattando gli embrioni in diversi momenti dello sviluppo, per diversi periodi di tempo e con varie concentrazioni di stannorganici. I risultati ottenuti indicano che gli stannorganici determinano effetti tossici dose- e tempo-dipendenti nonché strettamente correlati alle loro proprietà lipofiliche. Si ritiene che questi studi potranno contribuire alla definizione di test biologici affidabili, sensibili e specifici, in grado di essere applicati in ricerche ambientali accanto a metodi chimici analitici molto precisi e tuttavia costodi che richiedono lunghi e delicati processi preliminari di estazione.
Tossicità da stannorganici in invertebrati marini
CIMA, FRANCESCA;MARIN, MARIA;MATOZZO, VALERIO;BALLARIN, LORIANO
1998
Abstract
Negli ultimi anni i composti stannorganici hanno destato un crescente interesse in campo biologico per gli elevati effetti tossici di cui sono responsabili. La stabile presenza di questi composti nell'ecosistema marino rappresenta un elevato fattore di rischio, in quanto essi sono in grado di provocare effetti deleteri sugli organismi già a basse concentrazioni e, inoltre, sono soggettti ad un rapido bioaccumulo con effetti tossici a lungo temine. I Molluschi, sia bivalvi che gasteropodi, esposti a queste sostanze subiscono decalcificazione della conchiglia e vanno incontro ad una riduzione della fertilità. Recentemente è stato dimostrato anche un effetto teratogeno di questi composti nei pesci. In questo studio sono state utilizzate specie ampiamente diffuse di molluschi (Mytilus galloprovincialis, Tapes philippinarum), ascidiacei (Botryllus schlosseri, Styela plicata) ed echinodermi (Paracentrotus lividus), come bioindicatori di inquinamento da stannorganici nell'ambiente marino. Abbiamo valutato gli effetti immunotossici degli stannorganici approntando opportuni saggi su emociti in vitro, mentre gli effetti embriotossici (arresto, rallentamenti, anomalie dello sviluppo) sono stati valutati trattando gli embrioni in diversi momenti dello sviluppo, per diversi periodi di tempo e con varie concentrazioni di stannorganici. I risultati ottenuti indicano che gli stannorganici determinano effetti tossici dose- e tempo-dipendenti nonché strettamente correlati alle loro proprietà lipofiliche. Si ritiene che questi studi potranno contribuire alla definizione di test biologici affidabili, sensibili e specifici, in grado di essere applicati in ricerche ambientali accanto a metodi chimici analitici molto precisi e tuttavia costodi che richiedono lunghi e delicati processi preliminari di estazione.Pubblicazioni consigliate
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