In questo studio sono analizzate le percezioni di omogeneità del proprio gruppo (ingroup) e di quello estraneo (outgroup), considerando il rapporto settentrionali-meridionali in Italia. I partecipanti (N = 89) erano studenti meridionali residenti al nord durante i semestri universitari. Il rapporto intergruppi scelto è asimmetrico per quanto riguarda lo status, è simmetrico per quanto riguarda la grandezza percepita dei gruppi-target. I meridionali, infatti, si considerano - e sono considerati - di status sociale inferiore e numerosità simile rispetto ai settentrionali. Tramite l’utilizzo di misure diverse dell’omogeneità percepita: generali e di dispersione, vengono verificati vari modelli teorici: cognitivi, motivazionali, modelli che considerano le differenze di status. Nel caso delle misure generali si rileva l’effetto di omogeneità dell’outgroup. Nel caso delle misure di dispersione, si rilevano effetti solo nelle dimensioni tipiche dei settentrionali: maggiore omogeneità dei meridionali (ingroup) nei tratti settentrionali negativi (l’ingroup è considerato omogeneo nel fatto di non possederli), maggiore omogeneità dei settentrionali (outgroup) nei loro tratti positivi. I risultati non confermano nessuno dei modelli analizzati; infatti, nessuno di essi include tutti i costrutti necessari a spiegare i diversi tipi di giudizi di omogeneità (giudizi generali di omogeneità, giudizi relativi alla dispersione degli esemplari nei livelli diversi di dimensioni specifiche). Sono proposte, infine, spiegazioni relative all’assenza di effetti nei tratti tipici, positivi e negativi, dell’ingroup.

Percezioni di omogeneità in un gruppo di status inferiore: I meridionali in Italia.

VOCI, ALBERTO;CAPOZZA, DORA;
1999

Abstract

In questo studio sono analizzate le percezioni di omogeneità del proprio gruppo (ingroup) e di quello estraneo (outgroup), considerando il rapporto settentrionali-meridionali in Italia. I partecipanti (N = 89) erano studenti meridionali residenti al nord durante i semestri universitari. Il rapporto intergruppi scelto è asimmetrico per quanto riguarda lo status, è simmetrico per quanto riguarda la grandezza percepita dei gruppi-target. I meridionali, infatti, si considerano - e sono considerati - di status sociale inferiore e numerosità simile rispetto ai settentrionali. Tramite l’utilizzo di misure diverse dell’omogeneità percepita: generali e di dispersione, vengono verificati vari modelli teorici: cognitivi, motivazionali, modelli che considerano le differenze di status. Nel caso delle misure generali si rileva l’effetto di omogeneità dell’outgroup. Nel caso delle misure di dispersione, si rilevano effetti solo nelle dimensioni tipiche dei settentrionali: maggiore omogeneità dei meridionali (ingroup) nei tratti settentrionali negativi (l’ingroup è considerato omogeneo nel fatto di non possederli), maggiore omogeneità dei settentrionali (outgroup) nei loro tratti positivi. I risultati non confermano nessuno dei modelli analizzati; infatti, nessuno di essi include tutti i costrutti necessari a spiegare i diversi tipi di giudizi di omogeneità (giudizi generali di omogeneità, giudizi relativi alla dispersione degli esemplari nei livelli diversi di dimensioni specifiche). Sono proposte, infine, spiegazioni relative all’assenza di effetti nei tratti tipici, positivi e negativi, dell’ingroup.
1999
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