L’effetto di sovraesclusione dall’ingroup riguarda i processi di inclusione categoriale di persone sconosciute: si è più disposti ad includere tali persone nell’outgroup che nell’ingroup; il risultato è che si escludono dall’ingroup esemplari che ne sono in realtà membri. L’effetto è ritenuto conseguenza del bisogno di proteggere il valore e la distintività del proprio gruppo (teoria dell’identità sociale). In questo studio, si è verificata l’ipotesi che l’effetto possa dipendere dal bisogno di proteggere la distintività. Si è considerato il rapporto intergruppi settentrionali/meridionali; i partecipanti erano studenti settentrionali. Il materiale-stimolo era costituito da 28 volti: quattro tipici meridionali, quattro tipici settentrionali, 20 erano fusioni dei volti tipici. Per ogni volto, i partecipanti dovevano decidere se fosse settentrionale o meridionale. Il disegno sperimentale era definito da due condizioni: MD, minaccia alla distintività dell’ingroup, e C, condizione di controllo. Contrariamente all’ipotesi, il bisogno accentuato di distintività non ha prodotto effetti significativi: l’effetto di sovraesclusione, cioè, non è più forte in MD rispetto a C. In MD, tuttavia, i tempi di risposta sono più lunghi: la percezione della propria distintività minacciata rende più cauti nel processo decisionale.
Bisogno di distintività ed effetto di sovraesclusione dal proprio gruppo.
CAPOZZA, DORA;FALVO, ROSSELLA
2003
Abstract
L’effetto di sovraesclusione dall’ingroup riguarda i processi di inclusione categoriale di persone sconosciute: si è più disposti ad includere tali persone nell’outgroup che nell’ingroup; il risultato è che si escludono dall’ingroup esemplari che ne sono in realtà membri. L’effetto è ritenuto conseguenza del bisogno di proteggere il valore e la distintività del proprio gruppo (teoria dell’identità sociale). In questo studio, si è verificata l’ipotesi che l’effetto possa dipendere dal bisogno di proteggere la distintività. Si è considerato il rapporto intergruppi settentrionali/meridionali; i partecipanti erano studenti settentrionali. Il materiale-stimolo era costituito da 28 volti: quattro tipici meridionali, quattro tipici settentrionali, 20 erano fusioni dei volti tipici. Per ogni volto, i partecipanti dovevano decidere se fosse settentrionale o meridionale. Il disegno sperimentale era definito da due condizioni: MD, minaccia alla distintività dell’ingroup, e C, condizione di controllo. Contrariamente all’ipotesi, il bisogno accentuato di distintività non ha prodotto effetti significativi: l’effetto di sovraesclusione, cioè, non è più forte in MD rispetto a C. In MD, tuttavia, i tempi di risposta sono più lunghi: la percezione della propria distintività minacciata rende più cauti nel processo decisionale.Pubblicazioni consigliate
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