L'articolo ripercorre gli aspetti salienti della mostra “Bagliori nel vuoto”, curata da Giulio Peruzzi e Sofia Talas e aperta a Padova da febbraio a dicembre 2004. La mostra si proponeva di illustrare lo sviluppo dal Seicento ai giorni nostri dei vari settori della scienza e della tecnica coinvolti nello studio delle scariche elettriche in atmosfera rarefatta, i “bagliori nel vuoto”, fenomeni non solo spettacolari ma che portarono alle grandi scoperte di fine Ottocento, raggi X, elettrone e radioattività, dalle quali prenderà le mosse la ricerca fisica del XX secolo. Il percorso espositivo, centrato sui prestigiosi strumenti antichi del Museo di Storia della Fisica dell’Università di Padova, era arricchito da filmati, simulazioni multimediali, esperimenti interattivi e ricostruzioni funzionanti di apparecchiature storiche che il pubblico poteva manipolare o vedere in funzione. Oltre a sottolineare il carattere interdisciplinare delle ricerche sui “bagliori nel vuoto”, la mostra metteva in luce uno dei tratti tuttora connotativi della scienza moderna, ossia la saldatura che venne a istituirsi nel Seicento tra la costruzione di strumenti e l’emergere di fondamentali questioni teoriche. L’itinerario espositivo intendeva inoltre dare della scienza l’immagine di un processo vivo e affascinante sempre in corso, ricco di personaggi, avvenimenti e idee, non riducibile a una serie di consolidati successi. La storia delle ricerche sui “bagliori nel vuoto” mette in evidenza infine – ed è particolarmente importante sottolinearlo oggi – l’importanza della ricerca libera non finalizzata ad applicazioni: gli studi sui “bagliori nel vuoto”, nati dalla curiosità per un fenomeno spettacolare e misterioso, portarono infatti due secoli dopo alle grandi rivoluzioni della fisica del XX secolo ricche di importanti applicazioni tecnologiche, dall’illuminazione elettrica alla televisione, dalla rivoluzione elettronica fino alla diagnostica medica.

Bagliori nel vuoto. Un percorso interattivo attraverso la storia dell'elettricità  e della pneumatica tra Seicento e Novecento

PERUZZI, GIULIO;TALAS, SOFIA
2008

Abstract

L'articolo ripercorre gli aspetti salienti della mostra “Bagliori nel vuoto”, curata da Giulio Peruzzi e Sofia Talas e aperta a Padova da febbraio a dicembre 2004. La mostra si proponeva di illustrare lo sviluppo dal Seicento ai giorni nostri dei vari settori della scienza e della tecnica coinvolti nello studio delle scariche elettriche in atmosfera rarefatta, i “bagliori nel vuoto”, fenomeni non solo spettacolari ma che portarono alle grandi scoperte di fine Ottocento, raggi X, elettrone e radioattività, dalle quali prenderà le mosse la ricerca fisica del XX secolo. Il percorso espositivo, centrato sui prestigiosi strumenti antichi del Museo di Storia della Fisica dell’Università di Padova, era arricchito da filmati, simulazioni multimediali, esperimenti interattivi e ricostruzioni funzionanti di apparecchiature storiche che il pubblico poteva manipolare o vedere in funzione. Oltre a sottolineare il carattere interdisciplinare delle ricerche sui “bagliori nel vuoto”, la mostra metteva in luce uno dei tratti tuttora connotativi della scienza moderna, ossia la saldatura che venne a istituirsi nel Seicento tra la costruzione di strumenti e l’emergere di fondamentali questioni teoriche. L’itinerario espositivo intendeva inoltre dare della scienza l’immagine di un processo vivo e affascinante sempre in corso, ricco di personaggi, avvenimenti e idee, non riducibile a una serie di consolidati successi. La storia delle ricerche sui “bagliori nel vuoto” mette in evidenza infine – ed è particolarmente importante sottolinearlo oggi – l’importanza della ricerca libera non finalizzata ad applicazioni: gli studi sui “bagliori nel vuoto”, nati dalla curiosità per un fenomeno spettacolare e misterioso, portarono infatti due secoli dopo alle grandi rivoluzioni della fisica del XX secolo ricche di importanti applicazioni tecnologiche, dall’illuminazione elettrica alla televisione, dalla rivoluzione elettronica fino alla diagnostica medica.
2008
Museologia Scientifica - Memorie, Atti del XIV Congresso ANMS "Il patrimonio della scienza. Le collezioni di interesse storico"
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