Nell’articolo sono stati presentati alcuni risultati ottenuti da uno studio di microzonazione sismica in un sito ubicato nel Comune di Castegnero. La determinazione, in ambito sismico, delle caratteristiche stratigrafiche dei terreni è stata condotta, seguendo le prescrizioni delle NTC, sia sulla base delle indagini geotecniche, indagini che vengono eseguite non solo al fine di classificare sismicamente un sito, sia sulla base delle indagini geofisiche. L’analisi ha messo in evidenza come, in presenza di alternanze di formazioni coesive e granulari, l’elaborazione delle indagini geotecniche non sempre permetta di determinare univocamente la tipologia dei terreni, in particolare quando i risultati evidenziano una situazione di confine tra due diverse tipologie stratigrafiche, nel caso presentato la C e la D. A tal proposito la normativa, cautelativamente, richiede di assumere la tipologia “peggiore” senza ulteriori approfondimenti e quindi il coefficiente di amplificazione stratigrafica Ss maggiore; nel caso in esame Ss per il terreno tipo D risulta superiore del 20% al valore di Ss per terreno di tipo C. Un valore del coefficiente Ss maggiore implica conseguentemente una variazione dello spettro di risposta, con aumento dell’accelerazione a parità di periodo, che si ripercuote sul dimensionamento della struttura. In tale ambito, per una classificazione sismica del suolo più precisa secondo norma, assumono particolare importanza le indagini geofisiche, che permettono una valutazione diretta della velocità delle onde di taglio Vs,30, superando l’approssimazione insita nella determinazione indiretta di tale grandezza, propria delle prove geotecniche in sito (CPT, SPT). Dai risultati delle indagini geofisiche il terreno è stato caratterizzato come terreno di tipo C, a cui la normativa associa un coefficiente Ss = 1.5. Sul valore del coefficiente di amplificazione stratigrafica alcune considerazioni possono essere fatte in base ai risultati dell’analisi di propagazione. Si osserva infatti che, nel caso in oggetto, il coefficiente Ss calcolato in funzione delle caratteristiche geotecniche dei terreni risulta circa l’8% maggiore rispetto al valore fornito dalla normativa per terreni di tipologia C; per cui un dimensionamento strutturale condotto sulla base di Ss calcolato risulterebbe più cautelativo del dimensionamento con SS fornito dalla normativa. Resta comunque da definire, ed è un aspetto tutt’ora in fase di approfondimento, se ed in quali condizioni stratigrafiche il dimensionamento con Ss calcolato risulta “significativamente” più cautelativo e quindi tale da giustificare un’analisi di propagazione e l’adozione di un coefficiente d’amplificazione stratigrafica diverso da quello indicato dalle NTC.
NTC: mai troppe le indagini preliminari
BOAGA, JACOPO;CORTELLAZZO, GIAMPAOLO;FAVARETTI, MARCO;
2009
Abstract
Nell’articolo sono stati presentati alcuni risultati ottenuti da uno studio di microzonazione sismica in un sito ubicato nel Comune di Castegnero. La determinazione, in ambito sismico, delle caratteristiche stratigrafiche dei terreni è stata condotta, seguendo le prescrizioni delle NTC, sia sulla base delle indagini geotecniche, indagini che vengono eseguite non solo al fine di classificare sismicamente un sito, sia sulla base delle indagini geofisiche. L’analisi ha messo in evidenza come, in presenza di alternanze di formazioni coesive e granulari, l’elaborazione delle indagini geotecniche non sempre permetta di determinare univocamente la tipologia dei terreni, in particolare quando i risultati evidenziano una situazione di confine tra due diverse tipologie stratigrafiche, nel caso presentato la C e la D. A tal proposito la normativa, cautelativamente, richiede di assumere la tipologia “peggiore” senza ulteriori approfondimenti e quindi il coefficiente di amplificazione stratigrafica Ss maggiore; nel caso in esame Ss per il terreno tipo D risulta superiore del 20% al valore di Ss per terreno di tipo C. Un valore del coefficiente Ss maggiore implica conseguentemente una variazione dello spettro di risposta, con aumento dell’accelerazione a parità di periodo, che si ripercuote sul dimensionamento della struttura. In tale ambito, per una classificazione sismica del suolo più precisa secondo norma, assumono particolare importanza le indagini geofisiche, che permettono una valutazione diretta della velocità delle onde di taglio Vs,30, superando l’approssimazione insita nella determinazione indiretta di tale grandezza, propria delle prove geotecniche in sito (CPT, SPT). Dai risultati delle indagini geofisiche il terreno è stato caratterizzato come terreno di tipo C, a cui la normativa associa un coefficiente Ss = 1.5. Sul valore del coefficiente di amplificazione stratigrafica alcune considerazioni possono essere fatte in base ai risultati dell’analisi di propagazione. Si osserva infatti che, nel caso in oggetto, il coefficiente Ss calcolato in funzione delle caratteristiche geotecniche dei terreni risulta circa l’8% maggiore rispetto al valore fornito dalla normativa per terreni di tipologia C; per cui un dimensionamento strutturale condotto sulla base di Ss calcolato risulterebbe più cautelativo del dimensionamento con SS fornito dalla normativa. Resta comunque da definire, ed è un aspetto tutt’ora in fase di approfondimento, se ed in quali condizioni stratigrafiche il dimensionamento con Ss calcolato risulta “significativamente” più cautelativo e quindi tale da giustificare un’analisi di propagazione e l’adozione di un coefficiente d’amplificazione stratigrafica diverso da quello indicato dalle NTC.Pubblicazioni consigliate
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