Non è costituzionalmente illegittimo, afferma la sentenza in epigrafe, l'art. 51 c.p.c. nella parte in cui non impone l'obbligo di astensione al giudice della causa di merito che abbia concesso un provvedimento d'urgenza ante causam. L'A. ripercorre le argomentazioni della Corte con riferimento alla non estensibilità all'ambito della giurisprudenza civile della giurisprudenza costituzionale sull'art. 34 c.p.p., relativa all'illegittimità in tema di misure cautelari penali, ed analizza le argomentazioni della dottrina che, in diversi sensi, si è pronunciata sulle questioni sollevate dai vari giudici. L'A. espone le ragioni per cui la soluzione data dalla Corte appariva, a suo giudizio, quasi scontata già al momento in cui erano state sollevate le questioni. Sottolinea, condividendolo, il monito ai giudici che emerge dalla sentenza di una doverosa astensione per gravi ragioni di convenienza. A questo riguardo assumono particolare interesse le decisioni che la Corte riserverà ad altre tre questioni, che l'A. richiama, e sulle quali esprime una propria valutazione prognostica.

Il giudice civile cautelare non diviene in via generale incompatibile a statuire sul merito secondo la Consulta

CONSOLO, CLAUDIO
1998

Abstract

Non è costituzionalmente illegittimo, afferma la sentenza in epigrafe, l'art. 51 c.p.c. nella parte in cui non impone l'obbligo di astensione al giudice della causa di merito che abbia concesso un provvedimento d'urgenza ante causam. L'A. ripercorre le argomentazioni della Corte con riferimento alla non estensibilità all'ambito della giurisprudenza civile della giurisprudenza costituzionale sull'art. 34 c.p.p., relativa all'illegittimità in tema di misure cautelari penali, ed analizza le argomentazioni della dottrina che, in diversi sensi, si è pronunciata sulle questioni sollevate dai vari giudici. L'A. espone le ragioni per cui la soluzione data dalla Corte appariva, a suo giudizio, quasi scontata già al momento in cui erano state sollevate le questioni. Sottolinea, condividendolo, il monito ai giudici che emerge dalla sentenza di una doverosa astensione per gravi ragioni di convenienza. A questo riguardo assumono particolare interesse le decisioni che la Corte riserverà ad altre tre questioni, che l'A. richiama, e sulle quali esprime una propria valutazione prognostica.
1998
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