OBIETTIVI: Non solo il sostegno e il coinvolgimento del personale infermieristico nella ricerca è importante in una azienda sanitaria, ma anche l’identificazione delle caratteristiche degli infermieri e del contesto lavorativo che possono facilitare od ostacolare la partecipazione a lavori di ricerca. Lo studio ha lo scopo di descrivere attitudini, capacità e conoscenze degli infermieri riguardo alla ricerca infermieristica. MATERIALI E METODI: È stato condotto uno studio quantitativo trasversale, con finalità descrittive e analitiche. Lo studio è stato realizzato presso l’Azienda Ospedaliera di Padova e l’Azienda Ulss 16 di Padova, dove operano complessivamente 3330 infermieri. Lo strumento utilizzato è stato il Nursing Research Questionnaire (NRQ). RISULTATI: Emerge come i partecipanti (603) abbiano scarse conoscenze della ricerca infermieristica, il 91,54% dei partecipanti infatti dichiara che non aveva partecipato a corsi di ricerca infermieristica, EBN o ricerca bibliografica dopo la formazione accademica. Il 70,48% sostiene di avere una bassa conoscenza generale della ricerca infermieristica, ma l’87,56% si dichiara interessato a ricevere una formazione specifica e 73,13% a partecipare a progetti di ricerca. Si segnala come gli infermieri siano in genere convinti di non avere sufficienti capacità di produrre ricerca ma che spesso non conoscono nemmeno i risultati della stessa, soprattutto perché non hanno tempo di leggere, e che non si sentono stimolati ad essere attivi in questo ambito. Inoltre, non sembrano sempre convinti della sua utilità per la pratica, pur considerandola interessante. Emerge inoltre come la maggior parte degli infermieri non abbia partecipato ad attività di ricerca (93,34%). Gli infermieri usano le banche dati nell’84,74% dei casi una-due volte all’anno e quasi mai le biblioteche. Inoltre, raramente leggono articoli di ricerca. Raramente o a volte usano i risultati della ricerca a scopo decisionale o per elaborare protocolli. L’89,05% partecipa oltre una volta all’anno a congressi o simposi infermieristici, ma è rarissima la presentazione di comunicazioni e poster. Solo 4 infermieri hanno dichiarato di avere pubblicato un articolo su riviste indicizzate. IMPLICAZIONI PER LA PRATICA E CONCLUSIONI: Lo studio ha confermato che gli infermieri hanno mediamente scarse conoscenze della ricerca infermieristica e come siano scarsamente impegnati in attività di ricerca. Una redistribuzione dei carichi di lavoro e maggiori investimenti in campo formativo possono migliorare le conoscenze e sensibilizzare ed incentivare gli infermieri ad essere più attivi in questo ambito.

Studio sulle attitudini e la culturadella ricerca negli infermieridi due aziende sanitarie

ZAMPIERON, ALESSANDRA;BUJA, ALESSANDRA;MARIN, IRENE;BALDO, VINCENZO;
2011

Abstract

OBIETTIVI: Non solo il sostegno e il coinvolgimento del personale infermieristico nella ricerca è importante in una azienda sanitaria, ma anche l’identificazione delle caratteristiche degli infermieri e del contesto lavorativo che possono facilitare od ostacolare la partecipazione a lavori di ricerca. Lo studio ha lo scopo di descrivere attitudini, capacità e conoscenze degli infermieri riguardo alla ricerca infermieristica. MATERIALI E METODI: È stato condotto uno studio quantitativo trasversale, con finalità descrittive e analitiche. Lo studio è stato realizzato presso l’Azienda Ospedaliera di Padova e l’Azienda Ulss 16 di Padova, dove operano complessivamente 3330 infermieri. Lo strumento utilizzato è stato il Nursing Research Questionnaire (NRQ). RISULTATI: Emerge come i partecipanti (603) abbiano scarse conoscenze della ricerca infermieristica, il 91,54% dei partecipanti infatti dichiara che non aveva partecipato a corsi di ricerca infermieristica, EBN o ricerca bibliografica dopo la formazione accademica. Il 70,48% sostiene di avere una bassa conoscenza generale della ricerca infermieristica, ma l’87,56% si dichiara interessato a ricevere una formazione specifica e 73,13% a partecipare a progetti di ricerca. Si segnala come gli infermieri siano in genere convinti di non avere sufficienti capacità di produrre ricerca ma che spesso non conoscono nemmeno i risultati della stessa, soprattutto perché non hanno tempo di leggere, e che non si sentono stimolati ad essere attivi in questo ambito. Inoltre, non sembrano sempre convinti della sua utilità per la pratica, pur considerandola interessante. Emerge inoltre come la maggior parte degli infermieri non abbia partecipato ad attività di ricerca (93,34%). Gli infermieri usano le banche dati nell’84,74% dei casi una-due volte all’anno e quasi mai le biblioteche. Inoltre, raramente leggono articoli di ricerca. Raramente o a volte usano i risultati della ricerca a scopo decisionale o per elaborare protocolli. L’89,05% partecipa oltre una volta all’anno a congressi o simposi infermieristici, ma è rarissima la presentazione di comunicazioni e poster. Solo 4 infermieri hanno dichiarato di avere pubblicato un articolo su riviste indicizzate. IMPLICAZIONI PER LA PRATICA E CONCLUSIONI: Lo studio ha confermato che gli infermieri hanno mediamente scarse conoscenze della ricerca infermieristica e come siano scarsamente impegnati in attività di ricerca. Una redistribuzione dei carichi di lavoro e maggiori investimenti in campo formativo possono migliorare le conoscenze e sensibilizzare ed incentivare gli infermieri ad essere più attivi in questo ambito.
2011
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