Regolamentazione dell'accesso all'università: prove di ammissione, qualità della didattica, orientamento e servizi per gli studenti

Tra i motivi che sovente vengono portati a sostegno della necessità di regolamentare l’accesso all’università, alcuni fanno riferimento a considerazioni di natura didattica nel senso che il «numero» degli studenti viene assunto quale variabile cruciale nel determinare la qualità della formazione universitaria. Analizzando il fenomeno dell’abbandono e dell’esiguo numero di studenti che riescono a portare a termine e in tempi ragionevolmente brevi (5-6 anni) il loro progetto di formazione, vengono suggeriti «correttivi in entrata» mentre ciò che manca sono analisi sufficientemente approfondite a proposito dell’effettiva necessità di contenere, o addirittura ridurre, la popolazione studentesca universitaria; sono anche difficilmente reperibili studi riguardanti la qualità dei progetti di orientamento realizzati nelle scuole superiori e negli atenei, così come una valutazione della formazione che di fatto viene realizzata all’università.