“Muri di donne, parole di donne” è il titolo originariamente assegnato dalla giornalista belga di origine senegalese Katy Lena Ndiaye all’esperienza avviata con la realizzazione del film “Traces. Empreintes de femmes” (2003) e proseguita con il successivo “En attendant les hommes” (2007), entrambi contrassegnati dall’interesse verso le pratiche di pittura murale diffuse in Africa subsahariana occidentale e verso le donne cui tale pratica è tradizionalmente riservata. Il contributo, nella sezione 2, analizza gli esiti e gli sviluppi della regia di Katy Lena Ndiaye quale luogo di negoziazione definito dall’incontro di pratiche (registica/pittorica) e di narrazioni. Inserito all’interno di un progetto volto a indagare e riscoprire, in una prospettiva articolata, le diverse scritture delle donne, il saggio costituisce la seconda sezione del testo "Di luce, di acqua, di terra: impronte di donne", scritto in collaborazione con Honorine Maré-Saré (Università di Ouagadougou, Burkina Faso), autrice della prima sezione dedicata alla decorazione pittorica murale delle donne bisa.
Di luce, di acqua e di terra: impronte di donne. Sezione2: Impronte di donne: i film di Katy Lena Ndiaye
POLATO, FARAH;
2012
Abstract
“Muri di donne, parole di donne” è il titolo originariamente assegnato dalla giornalista belga di origine senegalese Katy Lena Ndiaye all’esperienza avviata con la realizzazione del film “Traces. Empreintes de femmes” (2003) e proseguita con il successivo “En attendant les hommes” (2007), entrambi contrassegnati dall’interesse verso le pratiche di pittura murale diffuse in Africa subsahariana occidentale e verso le donne cui tale pratica è tradizionalmente riservata. Il contributo, nella sezione 2, analizza gli esiti e gli sviluppi della regia di Katy Lena Ndiaye quale luogo di negoziazione definito dall’incontro di pratiche (registica/pittorica) e di narrazioni. Inserito all’interno di un progetto volto a indagare e riscoprire, in una prospettiva articolata, le diverse scritture delle donne, il saggio costituisce la seconda sezione del testo "Di luce, di acqua, di terra: impronte di donne", scritto in collaborazione con Honorine Maré-Saré (Università di Ouagadougou, Burkina Faso), autrice della prima sezione dedicata alla decorazione pittorica murale delle donne bisa.Pubblicazioni consigliate
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