OBIETTIVI: Stress e depressione sono risultati influenzare il sistema immunitario rendendo gli individui maggiormente suscettibili al rischio di eventi infettivi. Lo studio si propone di valutare se i soggetti affetti da depressione siano maggiormente a rischio di eventi infettivi rispetto alla popolazione generale utilizzando un Sistema Epidemiologico Integrato attivato presso l’ASL 18 di Rovigo basato sul linkage sistematico di archivi sanitari correnti. MATERIALI: L’identificazione della popolazione di depressi è avvenuta attraverso le prescrizioni di farmaci antidepressivi (codice ATC N06A*). stata definita una coorte aperta considerando i soggetti vivi al 1/1/2002 identificati dalle prescrizioni 2002-2007, che non avessero prescrizioni di antidepressivi nell’anno 2001. Gli outcome infettivi analizzati sono stati i ricoveri ospedalieri per malattie infettive considerando tutte e cinque le diagnosi disponibili per alcuni codici selezionati, il consumo di farmaci antibatterici (codice ATC J01*) ed antivirali (codice ATC J05*). Sono stati considerati i tassi nel periodo 2002-2007 per ciascun outcome, e per classi di età quinquennali considerando al numeratore gli eventi avvenuti a distanza maggiore di 3 mesi. Sono stati calcolati i rapporti standardizzati di incidenza (SIR) per l’intero periodo di follow-up e considerando esclusivamente i 365 giorni successivi all’entrata nella coorte dei soggetti depressi per valutare un possibile effetto a breve termine nel rischio (breve). RIASSUNTO: La coorte di depressi incidenti nel periodo 2002-2007 è risultata composta da 16386 soggetti dei quali il 66% erano donne. Per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri, un eccesso di rischio statisticamente significativo è stato rilevato sia tra i maschi (SIR=231) che tra le femmine (SIR=125) e nei due periodi di follow-up (SIRtot=157-170 (breve)). Per quanto riguarda il consumo di farmaci antibatterici, un eccesso di rischio statisticamente significativo è stato rilevato sia tra i maschi che tra le femmine e nei due periodi di follow-up anche se in misura inferiore rispetto ai ricoveri (SIRtot=115). Il rischio in questo caso, è risultato maggiore tra le femmine, mentre tra i maschi solo considerando gli eventi a ‘breve termine’. Per quanto riguarda il consumo di farmaci antivirali, un eccesso di rischio statisticamente significativo è stato rilevato tra le donne (SIR=148) e a differenza degli altri due outcome in misura maggiore considerando gli eventi nell’intero periodo di follow-up. CONCLUSIONI: I risultati dello studio indicano un possibile rischio di eventi infettivi nella popolazione di depressi che dovrà essere maggiormente indagato, in particolare, tenendo in considerazione i possibili confondenti.

Depressione, sistema immunitarioe suscettibilità alle malattie infettive

CANOVA, CRISTINA;BALDOVIN, TATJANA;SIMONATO, LORENZO;BALDO, VINCENZO
2009

Abstract

OBIETTIVI: Stress e depressione sono risultati influenzare il sistema immunitario rendendo gli individui maggiormente suscettibili al rischio di eventi infettivi. Lo studio si propone di valutare se i soggetti affetti da depressione siano maggiormente a rischio di eventi infettivi rispetto alla popolazione generale utilizzando un Sistema Epidemiologico Integrato attivato presso l’ASL 18 di Rovigo basato sul linkage sistematico di archivi sanitari correnti. MATERIALI: L’identificazione della popolazione di depressi è avvenuta attraverso le prescrizioni di farmaci antidepressivi (codice ATC N06A*). stata definita una coorte aperta considerando i soggetti vivi al 1/1/2002 identificati dalle prescrizioni 2002-2007, che non avessero prescrizioni di antidepressivi nell’anno 2001. Gli outcome infettivi analizzati sono stati i ricoveri ospedalieri per malattie infettive considerando tutte e cinque le diagnosi disponibili per alcuni codici selezionati, il consumo di farmaci antibatterici (codice ATC J01*) ed antivirali (codice ATC J05*). Sono stati considerati i tassi nel periodo 2002-2007 per ciascun outcome, e per classi di età quinquennali considerando al numeratore gli eventi avvenuti a distanza maggiore di 3 mesi. Sono stati calcolati i rapporti standardizzati di incidenza (SIR) per l’intero periodo di follow-up e considerando esclusivamente i 365 giorni successivi all’entrata nella coorte dei soggetti depressi per valutare un possibile effetto a breve termine nel rischio (breve). RIASSUNTO: La coorte di depressi incidenti nel periodo 2002-2007 è risultata composta da 16386 soggetti dei quali il 66% erano donne. Per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri, un eccesso di rischio statisticamente significativo è stato rilevato sia tra i maschi (SIR=231) che tra le femmine (SIR=125) e nei due periodi di follow-up (SIRtot=157-170 (breve)). Per quanto riguarda il consumo di farmaci antibatterici, un eccesso di rischio statisticamente significativo è stato rilevato sia tra i maschi che tra le femmine e nei due periodi di follow-up anche se in misura inferiore rispetto ai ricoveri (SIRtot=115). Il rischio in questo caso, è risultato maggiore tra le femmine, mentre tra i maschi solo considerando gli eventi a ‘breve termine’. Per quanto riguarda il consumo di farmaci antivirali, un eccesso di rischio statisticamente significativo è stato rilevato tra le donne (SIR=148) e a differenza degli altri due outcome in misura maggiore considerando gli eventi nell’intero periodo di follow-up. CONCLUSIONI: I risultati dello studio indicano un possibile rischio di eventi infettivi nella popolazione di depressi che dovrà essere maggiormente indagato, in particolare, tenendo in considerazione i possibili confondenti.
2009
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2521013
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