In una situazione come l’attuale, con forte spinta verso l’innovazione e lo sviluppo tecnologico da una parte, e una crisi di notevole intensità dall’altra, si torna a parlare di apprendistato come istituto decisivo per costruire prospettive per i giovani in termini di miglioramento della loro occupabilità. In passato tale istituto è stato concepito e utilizzato come un semplice contratto di lavoro, in cui la formazione è rimasta del tutto accessoria e secondaria nella relazione lavorativa, ad eccezione delle imprese artigianali o di acquisizione di un mestiere. L’idea di fondo del presente saggio è quella di individuare degli elementi di innovazione dal punto di vista formativo e di promozione della persona inserita in un percorso di ingresso nel mondo del lavoro e di sviluppo professionale. Si cercherà di riflettere sugli elementi costitutivi di percorsi formativi solidi, tali da generare nuovi e possibili ambiti di occupabilità per il futuro. La collaborazione virtuosa e l’interazione tra sistema produttivo e sistema formativo potrebbero infine, consentire di superare il “disallineamento” tra domanda e offerta di lavoro, sviluppando gradualmente una progettazione integrata tra istituzione e imprese, che persegua l’obiettivo di generare competenze strategiche per i nuovi lavoratori. L'obiettivo sarà allora quello di riuscire a realizzare percorsi di apprendistato che promuovano l’apprendimento attraverso l’esperienza, sia in ambito aziendale che universitario, grazie alla costruzione di alleanze intelligenti, che consentano di mettere in comune attività di ricerca e di sviluppo, pratiche eccellenti e contesti di innovazione organizzativa, in cui il giovane apprendista occupa un ruolo centrale e diventa un elemento importante per la crescita della organizzazione e della produttività.

Una proposta educativa per tutti gli attori coinvolti. L’esperienza per generare una formazione che guardi avanti, in: Lavoro, Persona Anno II, Numero 5, Luglio 2012,

FEDELI, MONICA
2012

Abstract

In una situazione come l’attuale, con forte spinta verso l’innovazione e lo sviluppo tecnologico da una parte, e una crisi di notevole intensità dall’altra, si torna a parlare di apprendistato come istituto decisivo per costruire prospettive per i giovani in termini di miglioramento della loro occupabilità. In passato tale istituto è stato concepito e utilizzato come un semplice contratto di lavoro, in cui la formazione è rimasta del tutto accessoria e secondaria nella relazione lavorativa, ad eccezione delle imprese artigianali o di acquisizione di un mestiere. L’idea di fondo del presente saggio è quella di individuare degli elementi di innovazione dal punto di vista formativo e di promozione della persona inserita in un percorso di ingresso nel mondo del lavoro e di sviluppo professionale. Si cercherà di riflettere sugli elementi costitutivi di percorsi formativi solidi, tali da generare nuovi e possibili ambiti di occupabilità per il futuro. La collaborazione virtuosa e l’interazione tra sistema produttivo e sistema formativo potrebbero infine, consentire di superare il “disallineamento” tra domanda e offerta di lavoro, sviluppando gradualmente una progettazione integrata tra istituzione e imprese, che persegua l’obiettivo di generare competenze strategiche per i nuovi lavoratori. L'obiettivo sarà allora quello di riuscire a realizzare percorsi di apprendistato che promuovano l’apprendimento attraverso l’esperienza, sia in ambito aziendale che universitario, grazie alla costruzione di alleanze intelligenti, che consentano di mettere in comune attività di ricerca e di sviluppo, pratiche eccellenti e contesti di innovazione organizzativa, in cui il giovane apprendista occupa un ruolo centrale e diventa un elemento importante per la crescita della organizzazione e della produttività.
2012
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