Tre pazienti (due bambini e un giovane adulto) sono stati inquadrati nel gruppo di disordini denominato neuropatia uditiva per l’assenza di risposta ABR associata alla conservazione delle otoemissioni acustiche. Due casi presentavano una perdita uditiva di entità moderata e una grave compromissione della percezione verbale che appariva sproporzionatamente ridotta rispetto al grado di ipoacusia. L’altro paziente, dell’età di un anno, era affetto da ipoacusia profonda. In un caso era associata una atrofia ottica bilaterale. Al fine di ottenere una stima della funzionalità della periferia uditiva, i tre soggetti sono stati sottoposti alla registrazione dell’elettrococleografia con elettrodo transtimpanico in risposta alla stimolazione con clicks presentati in campo libero a varie intensità di stimolazione. In tutti e tre i casi è stata evidenziata una lesione cocleare. Nel paziente con ipoacusia profonda solo il potenziale microfonico era identificabile nella registrazione elettrococleografica ottenuta alla massima intensità di stimolazione, mentre non era riconoscibile il potenziale di azione del nervo. Un altro dei soggetti presentava il potenziale microfonico, il potenziale di sommazione e forse una attività neurale che, se presente, appariva comunque destrutturata. Il quadro elettrococleografico dell’ultimo soggetto era tipico di una cocleopatia con una soglia uditiva situata a medi livelli di intensità che non giustificava l’assenza della risposta ABR.

L’utilizzo della elettrococleografia nella diagnosi della neuropatia uditiva

SANTARELLI, ROSAMARIA;ARSLAN, EDOARDO
2001

Abstract

Tre pazienti (due bambini e un giovane adulto) sono stati inquadrati nel gruppo di disordini denominato neuropatia uditiva per l’assenza di risposta ABR associata alla conservazione delle otoemissioni acustiche. Due casi presentavano una perdita uditiva di entità moderata e una grave compromissione della percezione verbale che appariva sproporzionatamente ridotta rispetto al grado di ipoacusia. L’altro paziente, dell’età di un anno, era affetto da ipoacusia profonda. In un caso era associata una atrofia ottica bilaterale. Al fine di ottenere una stima della funzionalità della periferia uditiva, i tre soggetti sono stati sottoposti alla registrazione dell’elettrococleografia con elettrodo transtimpanico in risposta alla stimolazione con clicks presentati in campo libero a varie intensità di stimolazione. In tutti e tre i casi è stata evidenziata una lesione cocleare. Nel paziente con ipoacusia profonda solo il potenziale microfonico era identificabile nella registrazione elettrococleografica ottenuta alla massima intensità di stimolazione, mentre non era riconoscibile il potenziale di azione del nervo. Un altro dei soggetti presentava il potenziale microfonico, il potenziale di sommazione e forse una attività neurale che, se presente, appariva comunque destrutturata. Il quadro elettrococleografico dell’ultimo soggetto era tipico di una cocleopatia con una soglia uditiva situata a medi livelli di intensità che non giustificava l’assenza della risposta ABR.
2001
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