Si recensisce il numero monografico della rivista "Autografo" (28/29, 1994) dedicato a Bilenchi. Oltre ai saggi di Clelia Martignoni e Cristina Nesi Mani sullo stile e sul lessico dell'autore e di Depaoli sulle lettere conservate presso il Fondo Manoscritti pavese, ci si sofferma su un importante inedito di Bilenchi compreso nel fascicolo: cinque blocchi dattiloscritti di un romanzo incompiuto risultante dall'ampliamento del racconto "Anna e Bruno" del 1938. L'inedito conferma come Bilenchi vada considerato un "grande visionario", collocato lungo la linea della nostra narrativa dai risultati costruttivi maggiori.

La potenza di visione di Romano Bilenchi

ZINATO, EMANUELE
1995

Abstract

Si recensisce il numero monografico della rivista "Autografo" (28/29, 1994) dedicato a Bilenchi. Oltre ai saggi di Clelia Martignoni e Cristina Nesi Mani sullo stile e sul lessico dell'autore e di Depaoli sulle lettere conservate presso il Fondo Manoscritti pavese, ci si sofferma su un importante inedito di Bilenchi compreso nel fascicolo: cinque blocchi dattiloscritti di un romanzo incompiuto risultante dall'ampliamento del racconto "Anna e Bruno" del 1938. L'inedito conferma come Bilenchi vada considerato un "grande visionario", collocato lungo la linea della nostra narrativa dai risultati costruttivi maggiori.
1995
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