APPROPRIAZIONE DEL LAVORO ALTRUI, PLAGIO CONSAPEVOLE E INCONSAPEVOLE, AUTOPLAGIO

Il plagio può essere definito, sulla base dei Codici Etici, l’appropriazione del lavoro altrui senza adeguato riconoscimento. In questo lavoro verranno trattate diverse tipologie di plagio presenti nei lavori scientifici, caratterizzate sia dalle modalità e dallo scopo dell’appropriazione sia dal livello di consapevolezza di chi lo fa. L’appropriazione può avvenire con la copiatura di lavori altrui (e in questo caso è punita anche dalle leggi sui diritti d’autore); oppure con la mancanza di un adeguato riconoscimento come coautore a chi ha dato un contributo in qualche fase della ricerca e della stesura; o, in modo più sottile, con la riproduzione anche parziale di propri lavori già pubblicati, presentati come nuovi; infine, nel contesto della formazione universitaria, il plagio può riguardare la copiatura in sede d’esame o nella scrittura di elaborati personali e della tesi di laurea. Per quanto riguarda il livello di consapevolezza, viene preso in considerazione da un lato il plagio consapevole (e quindi deliberato), dall’altro quello inconsapevole, ma non per questo meno diffuso e meno insidioso.