Finalità: L’idea del tema nasce all’interno di un gruppo di ricerca tra l’Università di Malmö (Kupferberg, Welwert, Widén) e l’Università di Padova (Verdi, Tessarolo). L’obiettivo è di arrivare alla comprensione dell’arte ponendo al centro della comunicazione l’artista e il pubblico come strumenti ermeneutici e non l’opera d’arte, quindi gli schemi interpretativi e le pratiche utilizzati dall’artista, la valenza simbolica evocata e il processo di legittimazione attuato dal pubblico nella costruzione di nuovi paradigmi estetici. L’artista diviene così una sorta di “regista” dell’arte, in continua interazione con un pubblico eterogeneo per età, competenza, sensibilità e spesso incapace di comprendere l’intento dell’artista attraverso schemi cognitivi adeguati.Metodologia e campione: La ricerca proposta mira ad individuare i tratti dei processi interpretativi attuati da un pubblico giovane che si accosta all’arte contemporanea. Si tratta pertanto di iniziare a porre l’attenzione sulla compartecipazione del pubblico con l’opera e l’artista, ridefinendo quali sono i parametri che permettono ai giovani di identificare le peculiarità artistiche di un prodotto. Nella prima fase esplorativa si sono individuati un campione sperimentale e un campione di controllo, per valutare non solo i criteri che i giovani utilizzano nel giudicare il valore artistico, ma anche per osservare se la relazione interpersonale diretta con l’artista e la sua produzione possa esprimere una variabile significativa nella costruzione dei parametri interpretativi dell’arte contemporanea. Per valutare questi aspetti, il gruppo di ricerca ha contattato una video-artista che si occupa di poesia visiva, che ha presentato a 35 studenti universitari undergraduate and postgraduate, iscritti alle facoltà di Psicologia e Scienze Politiche alcune delle sue opere. Gli studenti, non informati della sperimentazione, osservando le performance dell’artista e seguendo il suo flusso di elaborazione dell’arte si sono sentiti progressivamente legittimati nell’interagire spontaneamente con l’artista, esprimendo direttamente l’apprezzamento per l’opera e le riflessioni tecniche e poetiche in merito alla performance proposta. Inoltre, il giorno seguente è stato chiesto agli studenti di produrre un testo scritto in cui esprimere ex post i loro pareri sullo specifico incontro con l’artista. Al gruppo di controllo, composto da coetanei iscritti allo stesso percorso scolastico, si sono poste le medesime domande immaginando di potersi confrontare con un artista. Conclusioni e risultati: I repertori narrativi prodotti dai due gruppi di ricerca e il materiale prodotto dalle osservazioni in aula forniscono una traccia che delinea le matrici interpretative e i criteri estetici di valutazione dell’arte contemporanea nei giovani.
La prova dell’arte. Nuove regie e partecipazione pubblica
VERDI, LAURA;TESSAROLO, MARISELDA
2012
Abstract
Finalità: L’idea del tema nasce all’interno di un gruppo di ricerca tra l’Università di Malmö (Kupferberg, Welwert, Widén) e l’Università di Padova (Verdi, Tessarolo). L’obiettivo è di arrivare alla comprensione dell’arte ponendo al centro della comunicazione l’artista e il pubblico come strumenti ermeneutici e non l’opera d’arte, quindi gli schemi interpretativi e le pratiche utilizzati dall’artista, la valenza simbolica evocata e il processo di legittimazione attuato dal pubblico nella costruzione di nuovi paradigmi estetici. L’artista diviene così una sorta di “regista” dell’arte, in continua interazione con un pubblico eterogeneo per età, competenza, sensibilità e spesso incapace di comprendere l’intento dell’artista attraverso schemi cognitivi adeguati.Metodologia e campione: La ricerca proposta mira ad individuare i tratti dei processi interpretativi attuati da un pubblico giovane che si accosta all’arte contemporanea. Si tratta pertanto di iniziare a porre l’attenzione sulla compartecipazione del pubblico con l’opera e l’artista, ridefinendo quali sono i parametri che permettono ai giovani di identificare le peculiarità artistiche di un prodotto. Nella prima fase esplorativa si sono individuati un campione sperimentale e un campione di controllo, per valutare non solo i criteri che i giovani utilizzano nel giudicare il valore artistico, ma anche per osservare se la relazione interpersonale diretta con l’artista e la sua produzione possa esprimere una variabile significativa nella costruzione dei parametri interpretativi dell’arte contemporanea. Per valutare questi aspetti, il gruppo di ricerca ha contattato una video-artista che si occupa di poesia visiva, che ha presentato a 35 studenti universitari undergraduate and postgraduate, iscritti alle facoltà di Psicologia e Scienze Politiche alcune delle sue opere. Gli studenti, non informati della sperimentazione, osservando le performance dell’artista e seguendo il suo flusso di elaborazione dell’arte si sono sentiti progressivamente legittimati nell’interagire spontaneamente con l’artista, esprimendo direttamente l’apprezzamento per l’opera e le riflessioni tecniche e poetiche in merito alla performance proposta. Inoltre, il giorno seguente è stato chiesto agli studenti di produrre un testo scritto in cui esprimere ex post i loro pareri sullo specifico incontro con l’artista. Al gruppo di controllo, composto da coetanei iscritti allo stesso percorso scolastico, si sono poste le medesime domande immaginando di potersi confrontare con un artista. Conclusioni e risultati: I repertori narrativi prodotti dai due gruppi di ricerca e il materiale prodotto dalle osservazioni in aula forniscono una traccia che delinea le matrici interpretative e i criteri estetici di valutazione dell’arte contemporanea nei giovani.Pubblicazioni consigliate
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