Nella scuola di formazione dell’avvocato contemporaneo non pare inopportuno riproporre la tradizione culturale dell’insegnamento retorico, fondato dai Greci e sviluppato dai Romani, al fine di rifondare l’educazione del giurista sulla didattica del caso controverso. La lezione forense si organizza con il paradigma retorico dell’insegnamento performativo e casistico, utilizzando non solo la conoscenza della materia trattata ma anche l’esperienza professionale per addestrare l’uditore a vagliare le tesi contrastanti nella fattispecie controversa e ad argomentare in modo ragionevole ed adeguato la propria tesi difensiva. La fase esecutiva della lezione forense presuppone l’applicazione del modello retorico nell’attività d’aula, caratterizzata specificamente dall’immediatezza e dall’oralità che, significativamente, connotano specificamente non solo la docenza giuridica ma anche l’azione che si svolge nell’udienza processuale. L’efficacia pedagogica di una metodologia didattica attiva qual è la retorica nel suo fondamento dialettico può manifestarsi nel ginnasio forense in molteplici procedimenti di apprendimento cognitivo basati sull’esperienza sociale, valorizzando la relazionalità del singolo all’interno del gruppo, come accade nell’analisi teorica e nella discussione pratica della controversia giuridica. L’utilizzo di pratiche dialogiche, come la retorica, nell’esposizione e nella discussione di temi e problemi intrinsecamente controversi ha natura originariamente filosofica ed implica la costituzione nel gruppo discente di una comunità discorsiva che non si limita soltanto all’apprendimento passivo di un sapere e di una tecnica, ma che collabora attivamente all’indagine del problema controverso ed alla ricerca della sua soluzione.
La lezione forense. Il metodo retorico nella formazione dell’avvocato
MORO, PAOLO
2013
Abstract
Nella scuola di formazione dell’avvocato contemporaneo non pare inopportuno riproporre la tradizione culturale dell’insegnamento retorico, fondato dai Greci e sviluppato dai Romani, al fine di rifondare l’educazione del giurista sulla didattica del caso controverso. La lezione forense si organizza con il paradigma retorico dell’insegnamento performativo e casistico, utilizzando non solo la conoscenza della materia trattata ma anche l’esperienza professionale per addestrare l’uditore a vagliare le tesi contrastanti nella fattispecie controversa e ad argomentare in modo ragionevole ed adeguato la propria tesi difensiva. La fase esecutiva della lezione forense presuppone l’applicazione del modello retorico nell’attività d’aula, caratterizzata specificamente dall’immediatezza e dall’oralità che, significativamente, connotano specificamente non solo la docenza giuridica ma anche l’azione che si svolge nell’udienza processuale. L’efficacia pedagogica di una metodologia didattica attiva qual è la retorica nel suo fondamento dialettico può manifestarsi nel ginnasio forense in molteplici procedimenti di apprendimento cognitivo basati sull’esperienza sociale, valorizzando la relazionalità del singolo all’interno del gruppo, come accade nell’analisi teorica e nella discussione pratica della controversia giuridica. L’utilizzo di pratiche dialogiche, come la retorica, nell’esposizione e nella discussione di temi e problemi intrinsecamente controversi ha natura originariamente filosofica ed implica la costituzione nel gruppo discente di una comunità discorsiva che non si limita soltanto all’apprendimento passivo di un sapere e di una tecnica, ma che collabora attivamente all’indagine del problema controverso ed alla ricerca della sua soluzione.Pubblicazioni consigliate
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