L'articolo si propone di ripercorrere tre letture politiche della celebre massima ciceroniana '… legum … omnes servi sumus ut liberi esse possimus' (Cluent. 53.146), rispettivamente da parte di Poggio Bracciolini, di Friedrick August von Hayek e di Maurizio Viroli. La frase, di sicuro effetto quanto – e, probabilmente, proprio in quanto – generica, andando a definire il ruolo della legge nella vita associata ma anche nella libertà individuale, ha del resto goduto – anche rispetto a più nutrite riflessioni, contenute soprattutto nel de legibus – di straordinaria ‘fortuna’. L’analisi condotta porta a osservare come la massima, generica e utilizzata dal suo autore in contesto processuale, si ponga, per le sue caratteristiche stesse e per una lunga tradizione, al centro di una casistica complessa. Ciò contribuisce a sottolineare l’influenza che Cicerone ha avuto sul pensiero politico e giuridico moderno, influenza che si afferma non da ultimo attraverso le ‘non citazioni’. Tale influenza, sebbene sottolineata dalla critica più recente con sempre maggiore incisività, non parrebbe ancora a rischio di sopravvalutazioni.
'Legum... omnes servi sumus ut liberi esse possimus': citazioni e ‘non citazioni’ umanistiche, liberali e ‘neoromane’ di una celebre massima ciceroniana
FEZZI, LUCA
2013
Abstract
L'articolo si propone di ripercorrere tre letture politiche della celebre massima ciceroniana '… legum … omnes servi sumus ut liberi esse possimus' (Cluent. 53.146), rispettivamente da parte di Poggio Bracciolini, di Friedrick August von Hayek e di Maurizio Viroli. La frase, di sicuro effetto quanto – e, probabilmente, proprio in quanto – generica, andando a definire il ruolo della legge nella vita associata ma anche nella libertà individuale, ha del resto goduto – anche rispetto a più nutrite riflessioni, contenute soprattutto nel de legibus – di straordinaria ‘fortuna’. L’analisi condotta porta a osservare come la massima, generica e utilizzata dal suo autore in contesto processuale, si ponga, per le sue caratteristiche stesse e per una lunga tradizione, al centro di una casistica complessa. Ciò contribuisce a sottolineare l’influenza che Cicerone ha avuto sul pensiero politico e giuridico moderno, influenza che si afferma non da ultimo attraverso le ‘non citazioni’. Tale influenza, sebbene sottolineata dalla critica più recente con sempre maggiore incisività, non parrebbe ancora a rischio di sopravvalutazioni.Pubblicazioni consigliate
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