In letteratura numerosi studi evidenziano come i media possono influenzare in maniera significativa tanto la percezione pubblica delle calamità naturali, quanto le modalità di reazione alle stesse. Con riferimento al fenomeno degli incendi forestali la ricerca sul ruolo dei mezzi di comunicazione di massa quali importanti strumenti per una corretta comprensione e reazione da parte del pubblico appare meno sviluppata rispetto a quanto disponibile in letteratura per altre tipologie di eventi. Il presente contributo rappresenta uno studio preliminare sulle possibili relazioni tra mezzi/modalità di comunicazione e incendi forestali con riferimento al territorio dell’Umbria e, in particolare, di cinque comuni (Terni, Arrone, Polino, Ferentillo e Montefranco) della Bassa Valnerina (Provincia di Terni). Si è realizzato un censimento dei media locali/regionali (carta stampata e televisione), seguito da una ricognizione delle notizie riportate dagli stessi e che abbiano fatto menzione a incendi boschivi nei mesi di giugno, luglio e agosto degli anni 2007 e 2012. Le analisi di correlazione realizzate non evidenziano una sistematica relazione forte tra il fenomeno degli incendi in Umbria e l’attività dei mezzi di comunicazione considerati, siano essi quotidiani stampati o servizi di telegiornali televisivi. Analisi di regressione preliminari hanno evidenziato che rispetto alle superfici bruciate la variabile esplicativa più significativa è rappresentata dalla durata degli incendi. E’ tuttavia degno di nota il fatto che la superficie sia influenzata anche dall’interazione tra durata degli incendi e lunghezza degli articoli pubblicati. Un’analisi qualitativa dei dati raccolti e presentati, infatti, evidenzia come l’attenzione dei media sembra essere condizionata dall’andamento dei fenomeni, con la tendenza ad aumentare la visibilità (numero di articoli/servizi, lunghezza e posizionamento degli stessi) in relazione alla frequenza degli incendi o alla loro dimensione in termini di superficie bruciata. Parimenti, se il riferimento alle cause degli incendi da parte dei mezzi di comunicazione non è comune, laddove presente si contraddistingue per una chiara prevalenza dei casi di incendio doloso. Da un lato ciò è in linea con i dati del Servizio Antincendio Boschivo - anche su scala nazionale - dall’altro risponde forse anche alla maggiore attrattività di questi aspetti nei confronti del pubblico. Il rischio, in questo caso, è però di incorrere in una lettura distorta del fenomeno degli incendi da parte dell’opinione pubblica.

Mass media e incendi forestali. Un’analisi preliminare applicata all’Umbria

MASIERO, MAURO;
2013

Abstract

In letteratura numerosi studi evidenziano come i media possono influenzare in maniera significativa tanto la percezione pubblica delle calamità naturali, quanto le modalità di reazione alle stesse. Con riferimento al fenomeno degli incendi forestali la ricerca sul ruolo dei mezzi di comunicazione di massa quali importanti strumenti per una corretta comprensione e reazione da parte del pubblico appare meno sviluppata rispetto a quanto disponibile in letteratura per altre tipologie di eventi. Il presente contributo rappresenta uno studio preliminare sulle possibili relazioni tra mezzi/modalità di comunicazione e incendi forestali con riferimento al territorio dell’Umbria e, in particolare, di cinque comuni (Terni, Arrone, Polino, Ferentillo e Montefranco) della Bassa Valnerina (Provincia di Terni). Si è realizzato un censimento dei media locali/regionali (carta stampata e televisione), seguito da una ricognizione delle notizie riportate dagli stessi e che abbiano fatto menzione a incendi boschivi nei mesi di giugno, luglio e agosto degli anni 2007 e 2012. Le analisi di correlazione realizzate non evidenziano una sistematica relazione forte tra il fenomeno degli incendi in Umbria e l’attività dei mezzi di comunicazione considerati, siano essi quotidiani stampati o servizi di telegiornali televisivi. Analisi di regressione preliminari hanno evidenziato che rispetto alle superfici bruciate la variabile esplicativa più significativa è rappresentata dalla durata degli incendi. E’ tuttavia degno di nota il fatto che la superficie sia influenzata anche dall’interazione tra durata degli incendi e lunghezza degli articoli pubblicati. Un’analisi qualitativa dei dati raccolti e presentati, infatti, evidenzia come l’attenzione dei media sembra essere condizionata dall’andamento dei fenomeni, con la tendenza ad aumentare la visibilità (numero di articoli/servizi, lunghezza e posizionamento degli stessi) in relazione alla frequenza degli incendi o alla loro dimensione in termini di superficie bruciata. Parimenti, se il riferimento alle cause degli incendi da parte dei mezzi di comunicazione non è comune, laddove presente si contraddistingue per una chiara prevalenza dei casi di incendio doloso. Da un lato ciò è in linea con i dati del Servizio Antincendio Boschivo - anche su scala nazionale - dall’altro risponde forse anche alla maggiore attrattività di questi aspetti nei confronti del pubblico. Il rischio, in questo caso, è però di incorrere in una lettura distorta del fenomeno degli incendi da parte dell’opinione pubblica.
2013
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