Nel saggio viene proposta una lettura di matrice psicoanalitica del film "Viva la libertà", di Roberto Andò, tratto dal romanzo "Il trono vuoto", del medesimo autore. Il saggio ripercorre alcuni temi quali quelli del doppio, dell'incalzare del "Reale" (Lacan) per uno dei due protagonisti, della presenza del registro immaginario nella relazione fra i due fratelli al centro della vicenda. Particolare rilievo viene dato all'analisi del personaggio di Giovanni e del suo uso di una "parola piena" nel discorso politico, parola che incita alla passione e all'emozione. Il filosofo folle inserisce nei suoi discorsi politici una dimensione simbolica che scardina la commiserazione lamentosa, chiamando in causa ciascuno ad agire in forza della propria spinta emozionale e pulsionale. Il testo ripercorre passi del romanzo da cui il fim è tratto, volti a chiarire brani del film.
C'è una parola che mi è particolarmente cara: passione.
SALVATORE, ROSAMARIA
2014
Abstract
Nel saggio viene proposta una lettura di matrice psicoanalitica del film "Viva la libertà", di Roberto Andò, tratto dal romanzo "Il trono vuoto", del medesimo autore. Il saggio ripercorre alcuni temi quali quelli del doppio, dell'incalzare del "Reale" (Lacan) per uno dei due protagonisti, della presenza del registro immaginario nella relazione fra i due fratelli al centro della vicenda. Particolare rilievo viene dato all'analisi del personaggio di Giovanni e del suo uso di una "parola piena" nel discorso politico, parola che incita alla passione e all'emozione. Il filosofo folle inserisce nei suoi discorsi politici una dimensione simbolica che scardina la commiserazione lamentosa, chiamando in causa ciascuno ad agire in forza della propria spinta emozionale e pulsionale. Il testo ripercorre passi del romanzo da cui il fim è tratto, volti a chiarire brani del film.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.