Se l’avanguardia modernista di «Orpheu» rappresentò un momento di forte rottura con la letteratura del tempo, provocando un’acida reazione negli spiriti conservatori dell’epoca, fu dovuto in buona parte alla grande risonanza che la rivista ebbe nella stampa dell’anno 1915, generando un vero e proprio scandalo nazionale che finì per raggiungere e coinvolgere gli ambiti più diversi: non solo quello artistico-letterario, com’era naturale aspettarsi da una rivista che si proponeva in primo luogo di «se desassemelhar de outros meios, maneiras de formas de realisar arte», ma anche quello socioculturale e persino politico-religioso, come dimostra il coinvolgimento di «Orpheu» nella querelle tra monarchici e repubblicani e nel dibattito sull’integralismo lusitano. Tuttavia, se è vero il detto che “nel bene o nel male, l’importante è che se ne parli”, per «Orpheu» si trattò di uno scandalo utilissimo, nel senso che gli rese un inestimabile servizio di divulgazione e pubblicità. Mai prima di allora, infatti, una rivista letteraria aveva motivato tanto interesse e suscitato tanta polemica. Da nord a sud del Portogallo, giornali e riviste riportarono, parzialmente ma più spesso integralmente, quasi tutti i testi pubblicati nei due numeri di «Orpheu», enfatizzando e commentando i contenuti più avanguardisti e finendo, al contempo e loro malgrado, per mettere in evidenza e diffondere le principali tendenze e pretese letterarie della rivista. Di questa collettiva follia giornalistica sono qui riportati, analizzati e commentati alcuni passaggi più significativi, preceduti da una breve storia della rivista e da una succinta presentazione dei collaboratori, la cui ricostruzione è lasciata alla viva voce di coloro che ne furono i principali attori, utilizzando in particolare le numerose lettere che i componenti del gruppo si scambiarono e che permettono di comprendere non solo la visione che ognuno di loro aveva del progetto «Orpheu», ma anche l’opinione che ognuno aveva degli altri. La seconda parte del volume è invece dedicata ai veri “colpevoli” della polemica e dello scandalo, ossia a tutti i testi poetici pubblicati nei due numeri della rivista, con traduzione in lingua italiana.

Una letteratura da manicomio. "Orpheu" nei giornali e nelle riviste portoghesi del 1915

GORI, BARBARA
2015

Abstract

Se l’avanguardia modernista di «Orpheu» rappresentò un momento di forte rottura con la letteratura del tempo, provocando un’acida reazione negli spiriti conservatori dell’epoca, fu dovuto in buona parte alla grande risonanza che la rivista ebbe nella stampa dell’anno 1915, generando un vero e proprio scandalo nazionale che finì per raggiungere e coinvolgere gli ambiti più diversi: non solo quello artistico-letterario, com’era naturale aspettarsi da una rivista che si proponeva in primo luogo di «se desassemelhar de outros meios, maneiras de formas de realisar arte», ma anche quello socioculturale e persino politico-religioso, come dimostra il coinvolgimento di «Orpheu» nella querelle tra monarchici e repubblicani e nel dibattito sull’integralismo lusitano. Tuttavia, se è vero il detto che “nel bene o nel male, l’importante è che se ne parli”, per «Orpheu» si trattò di uno scandalo utilissimo, nel senso che gli rese un inestimabile servizio di divulgazione e pubblicità. Mai prima di allora, infatti, una rivista letteraria aveva motivato tanto interesse e suscitato tanta polemica. Da nord a sud del Portogallo, giornali e riviste riportarono, parzialmente ma più spesso integralmente, quasi tutti i testi pubblicati nei due numeri di «Orpheu», enfatizzando e commentando i contenuti più avanguardisti e finendo, al contempo e loro malgrado, per mettere in evidenza e diffondere le principali tendenze e pretese letterarie della rivista. Di questa collettiva follia giornalistica sono qui riportati, analizzati e commentati alcuni passaggi più significativi, preceduti da una breve storia della rivista e da una succinta presentazione dei collaboratori, la cui ricostruzione è lasciata alla viva voce di coloro che ne furono i principali attori, utilizzando in particolare le numerose lettere che i componenti del gruppo si scambiarono e che permettono di comprendere non solo la visione che ognuno di loro aveva del progetto «Orpheu», ma anche l’opinione che ognuno aveva degli altri. La seconda parte del volume è invece dedicata ai veri “colpevoli” della polemica e dello scandalo, ossia a tutti i testi poetici pubblicati nei due numeri della rivista, con traduzione in lingua italiana.
2015
978-88-97365-39-6
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