In questo intervento si tenta di mettere a fuoco alcuni punti di forza della teoria estetica di Lukács, limitatamente al romanzo, degni di considerazione nel campo teorico attuale. Rispettto alla rigida separazione tra il giovane filosofo e critico esistenzialista e il maturo teorico del realismo, con Jameson si avanza l'ipotesi che le prime opere siano comprensibili solo alla luce delle successive. Limitatamente al problema del romanzo moderno, si tenta di dimostrare che l’opera di Lukács possa venire osservata come una continua meditazione sulla narrazione, sulle sue strutture, sulla relazione con la realtà che essa esprime e, soprattutto, sul valore epistemologico che essa acquista se confrontata ad altre forme discorsive(Jameson 1983). Il termine inattuale, presente nel titolo, vuole dunque risultare doppiamente sibillino. Al suo significato più comune, di segno negativo, che sta per “invecchiato”, come si sa, si affianca un senso orgogliosamente apologetico e irriverente, quello delle Considerazioni inattuali di Nietzsche o dell’ inattualità come valore paradossale del saggismo frammentario di Karl Kraus.

György Lukács inattuale? Una teoria politica del romanzo

ZINATO, EMANUELE
2015

Abstract

In questo intervento si tenta di mettere a fuoco alcuni punti di forza della teoria estetica di Lukács, limitatamente al romanzo, degni di considerazione nel campo teorico attuale. Rispettto alla rigida separazione tra il giovane filosofo e critico esistenzialista e il maturo teorico del realismo, con Jameson si avanza l'ipotesi che le prime opere siano comprensibili solo alla luce delle successive. Limitatamente al problema del romanzo moderno, si tenta di dimostrare che l’opera di Lukács possa venire osservata come una continua meditazione sulla narrazione, sulle sue strutture, sulla relazione con la realtà che essa esprime e, soprattutto, sul valore epistemologico che essa acquista se confrontata ad altre forme discorsive(Jameson 1983). Il termine inattuale, presente nel titolo, vuole dunque risultare doppiamente sibillino. Al suo significato più comune, di segno negativo, che sta per “invecchiato”, come si sa, si affianca un senso orgogliosamente apologetico e irriverente, quello delle Considerazioni inattuali di Nietzsche o dell’ inattualità come valore paradossale del saggismo frammentario di Karl Kraus.
2015
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