Queste pagine hanno l’obiettivo di avviare uno studio sull’organizzazione della Democrazia cristiana a Padova e nel suo territorio durante la fase delle origini, con particolare riferimento al 1946, anno delle prime elezioni amministrative. È stato individuato e recuperato allo studio e alla ricerca l’archivio storico del Partito scudocrociato – altrimenti destinato al degrado – costituito da oltre 300 faldoni. Sulla base di questa documentazione inedita – relazioni di ispettori fiduciari, segretari di sezione e attivisti, con un corredo di molti dati numerici – è stato possibile ricostruire puntualmente, comune per comune, sezione per sezione, la situazione locale per quanto riguarda le linee ideologiche e programmatiche, nonché gli aspetti organizzativi. Il quadro che ne deriva è complesso e articolato, anche perché l’affermazione della Dc non prescinde dal contesto economico e sociale, dal prevalere della piccola o grande proprietà, dal ruolo onnicomprensivo della parrocchia o della mentalità prevalente, dallo scontro con i partiti di sinistra. Lo studio delle carte pone questioni importanti, quali il rapporto tra segreteria nazionale e sezioni periferiche, tra “vecchi” popolari e “giovani scudocrociati”, tra élites della città e masse rurali, tra inquietudini e speranze in ordine alle sfide elettorali. Dalle tabelle, che sono state elaborate e poste in appendice, emerge un dettagliato quadro riguardante il numero dei tesserati nei 105 comuni della provincia, suddivisi per sezioni e in maschi e femmine, per categorie sociali (contadini, operai, artigiani, impiegati, professionisti, industriali, benestanti, pensionati, studenti, casalinghe). Infine per ciascun comune sono stati elaborati i risultati elettorali amministrativi (elettori e votanti), comparando i seggi ottenuti dalla Dc e dagli altri partiti.

La Democrazia cristiana nella provincia di Padova. Aspetti e problemi organizzativi nel 1946

AGOSTINI, FILIBERTO
2013

Abstract

Queste pagine hanno l’obiettivo di avviare uno studio sull’organizzazione della Democrazia cristiana a Padova e nel suo territorio durante la fase delle origini, con particolare riferimento al 1946, anno delle prime elezioni amministrative. È stato individuato e recuperato allo studio e alla ricerca l’archivio storico del Partito scudocrociato – altrimenti destinato al degrado – costituito da oltre 300 faldoni. Sulla base di questa documentazione inedita – relazioni di ispettori fiduciari, segretari di sezione e attivisti, con un corredo di molti dati numerici – è stato possibile ricostruire puntualmente, comune per comune, sezione per sezione, la situazione locale per quanto riguarda le linee ideologiche e programmatiche, nonché gli aspetti organizzativi. Il quadro che ne deriva è complesso e articolato, anche perché l’affermazione della Dc non prescinde dal contesto economico e sociale, dal prevalere della piccola o grande proprietà, dal ruolo onnicomprensivo della parrocchia o della mentalità prevalente, dallo scontro con i partiti di sinistra. Lo studio delle carte pone questioni importanti, quali il rapporto tra segreteria nazionale e sezioni periferiche, tra “vecchi” popolari e “giovani scudocrociati”, tra élites della città e masse rurali, tra inquietudini e speranze in ordine alle sfide elettorali. Dalle tabelle, che sono state elaborate e poste in appendice, emerge un dettagliato quadro riguardante il numero dei tesserati nei 105 comuni della provincia, suddivisi per sezioni e in maschi e femmine, per categorie sociali (contadini, operai, artigiani, impiegati, professionisti, industriali, benestanti, pensionati, studenti, casalinghe). Infine per ciascun comune sono stati elaborati i risultati elettorali amministrativi (elettori e votanti), comparando i seggi ottenuti dalla Dc e dagli altri partiti.
2013
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