Sulle questioni di genere nell’informazione e, in senso più generale nei media e nella comunicazione, torna ad interrogarsi la comunità internazionale con la costituzione di una Alleanza Globale su Media e Genere (GAMAG), promossa dall’Unesco nel corso del 2014. L’iniziativa si inserisce nel percorso di revisione degli obiettivi individuati in occasione della Conferenza di Pechino sulle Donne, a vent’anni di distanza dall’adozione del Piano di Azione del 1995. Sul rapporto fra genere e media, tradizionali e digitali, in questi vent’anni si sono sviluppati filoni di ricerca e interventi di policy, sono sorte organizzazioni e collaborazioni internazionali. In questo contesto alcune ricerche internazionali (GMMP 2010, Byerly 2012, EIGE 2013, Ross e Padovani 2015) si sono concentrate specificamente sul mondo dell’informazione, analizzando la presenza di donne e uomini, quali professionisti dei media e soggetti di notizie; le diverse opportunità nell’accesso a ruoli di responsabilità; i diversi e mutati contesti normativi in cui la professione si svolge. L’Alleanza offre l’occasione per ‘fare il punto della situazione’, di cui si renderà brevemente conto nel presente articolo; ma soprattutto essa apre ad una riflessione sulle nuove sfide all’eguaglianza di genere nel contesto dei media, in relazione ai sistemi della comunicazione, alle strutture dei media e ai contenuti che essi veicolano. L’articolo si concentra su alcune indicazioni emerse per l’elaborazione di una futura agenda di ricerca per l’Alleanza Globale, attorno alla quale sarà interessante ipotizzare occasioni di confronto e scambio fra il mondo accademico e quello dei media, in una prospettiva capace di muoversi fra il contesto italiano e quello internazionale.

Il 2015 e l’Alleanza Globale per Media e Genere: per un’agenda di ricerca internazionale

PADOVANI, CLAUDIA
2015

Abstract

Sulle questioni di genere nell’informazione e, in senso più generale nei media e nella comunicazione, torna ad interrogarsi la comunità internazionale con la costituzione di una Alleanza Globale su Media e Genere (GAMAG), promossa dall’Unesco nel corso del 2014. L’iniziativa si inserisce nel percorso di revisione degli obiettivi individuati in occasione della Conferenza di Pechino sulle Donne, a vent’anni di distanza dall’adozione del Piano di Azione del 1995. Sul rapporto fra genere e media, tradizionali e digitali, in questi vent’anni si sono sviluppati filoni di ricerca e interventi di policy, sono sorte organizzazioni e collaborazioni internazionali. In questo contesto alcune ricerche internazionali (GMMP 2010, Byerly 2012, EIGE 2013, Ross e Padovani 2015) si sono concentrate specificamente sul mondo dell’informazione, analizzando la presenza di donne e uomini, quali professionisti dei media e soggetti di notizie; le diverse opportunità nell’accesso a ruoli di responsabilità; i diversi e mutati contesti normativi in cui la professione si svolge. L’Alleanza offre l’occasione per ‘fare il punto della situazione’, di cui si renderà brevemente conto nel presente articolo; ma soprattutto essa apre ad una riflessione sulle nuove sfide all’eguaglianza di genere nel contesto dei media, in relazione ai sistemi della comunicazione, alle strutture dei media e ai contenuti che essi veicolano. L’articolo si concentra su alcune indicazioni emerse per l’elaborazione di una futura agenda di ricerca per l’Alleanza Globale, attorno alla quale sarà interessante ipotizzare occasioni di confronto e scambio fra il mondo accademico e quello dei media, in una prospettiva capace di muoversi fra il contesto italiano e quello internazionale.
2015
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