An important aspect of the history of culture in Brescia is the presence, in the collections of instrumental music, of feminine title-dedications referring to members of the nobility, musicians and personalities the local clergy. In this article all titles (172) that are in the collections of canzonas published in Brescia or composed by authors from Brescia were taken into consideration and, where possible, their implicit dedicatees have been identified. The corpus of canzonas produced in Brescia between 1582 and 1626-29 includes eight individual collections of seven composers (147 instrumental canzonas); to these we must add two collections that went lost. In addition, another 72 canzonas were published in collections of vocal sacred or secular music, or in collections of instrumental compositions of different genre from the canzona. The examination of this repertoire, stylistically homogenous and comparable to the contemporary Milanese production, has revealed a dense network of references showing how Lombard composers were aware of belonging to a ‘school’ in close relation with their original geo-cultural milieu. Un aspetto rilevante e sinora mai indagato in maniera sistematica della storia della cultura bresciana è rappresentato dalla presenza, nelle raccolte di musica strumentale – e soprattutto di canzoni – di titoli-dedica, sostantivati al femminile, riferiti a compositori, musicisti, editori musicali, ma anche a diversi esponenti della nobiltà e personalità di spicco del clero e della vita religiosa locale. Nel presente articolo sono stati raccolti per la prima volta in maniera organica tutti i titoli-dedica (complessivamente 172) presenti nelle raccolte di canzoni pubblicate a Brescia o composte da autori bresciani e, laddove possibile, ne sono stati identificati gli impliciti destinatari. Il presente lavoro è basato sull’esame di tutte le canzoni strumentali bresciane, e include nella ricerca sia l’unica raccolta stampata a Brescia, sia quelle pubblicate altrove (per lo più a Venezia e, in minore proporzione, a Milano), ma composte da autori bresciani o legati all’ambiente locale. Il corpus delle canzoni composte a Brescia fra il 1582 e il 1626-29 include otto raccolte individuali (di cui due ristampate) attribuite a sette compositori, per un totale di 147 canzoni strumentali, alle quali dovevano aggiungersi almeno altre due raccolte che sono andate perdute; inoltre altre 72 canzoni sono state pubblicate all’interno di raccolte di musica vocale (sacra o profana) o all’interno di raccolte di musiche strumentali di genere diverso dalla canzone. L’esame di questo repertorio, stilisticamente omogeneo e assimilabile alla produzione milanese coeva, ha rivelato una fitta trama intertestuale di riferimenti interni di varia natura, resa evidente anche dalla frequente presenza di titoli identici all’interno di raccolte musicali di diversi autori, nonché dai reciproci scambi di omaggi fra compositori, che mostra come i musicisti lombardi dell’epoca fossero consapevoli di condividere lo stesso orizzonte artistico-musicale in stretta relazione con il tessuto geo-culturale di provenienza. Per questa ragione le indagini condotte nel tentativo di identificare i destinatari dei singoli titoli-dedica hanno dato un contributo significativo allo studio dell’ambiente socio-culturale bresciano a cavaliere fra gli ultimi decenni del Cinquecento e i primi del Seicento.

Musica strumentale e committenza in area bresciana: titoli e dediche delle canzoni strumentali fra Cinque e Seicento, in Rinascimento musicale bresciano. Studi sulla musica e la cultura a Brescia tra Quattrocento e Seicento

TOFFETTI, MARINA
2016

Abstract

An important aspect of the history of culture in Brescia is the presence, in the collections of instrumental music, of feminine title-dedications referring to members of the nobility, musicians and personalities the local clergy. In this article all titles (172) that are in the collections of canzonas published in Brescia or composed by authors from Brescia were taken into consideration and, where possible, their implicit dedicatees have been identified. The corpus of canzonas produced in Brescia between 1582 and 1626-29 includes eight individual collections of seven composers (147 instrumental canzonas); to these we must add two collections that went lost. In addition, another 72 canzonas were published in collections of vocal sacred or secular music, or in collections of instrumental compositions of different genre from the canzona. The examination of this repertoire, stylistically homogenous and comparable to the contemporary Milanese production, has revealed a dense network of references showing how Lombard composers were aware of belonging to a ‘school’ in close relation with their original geo-cultural milieu. Un aspetto rilevante e sinora mai indagato in maniera sistematica della storia della cultura bresciana è rappresentato dalla presenza, nelle raccolte di musica strumentale – e soprattutto di canzoni – di titoli-dedica, sostantivati al femminile, riferiti a compositori, musicisti, editori musicali, ma anche a diversi esponenti della nobiltà e personalità di spicco del clero e della vita religiosa locale. Nel presente articolo sono stati raccolti per la prima volta in maniera organica tutti i titoli-dedica (complessivamente 172) presenti nelle raccolte di canzoni pubblicate a Brescia o composte da autori bresciani e, laddove possibile, ne sono stati identificati gli impliciti destinatari. Il presente lavoro è basato sull’esame di tutte le canzoni strumentali bresciane, e include nella ricerca sia l’unica raccolta stampata a Brescia, sia quelle pubblicate altrove (per lo più a Venezia e, in minore proporzione, a Milano), ma composte da autori bresciani o legati all’ambiente locale. Il corpus delle canzoni composte a Brescia fra il 1582 e il 1626-29 include otto raccolte individuali (di cui due ristampate) attribuite a sette compositori, per un totale di 147 canzoni strumentali, alle quali dovevano aggiungersi almeno altre due raccolte che sono andate perdute; inoltre altre 72 canzoni sono state pubblicate all’interno di raccolte di musica vocale (sacra o profana) o all’interno di raccolte di musiche strumentali di genere diverso dalla canzone. L’esame di questo repertorio, stilisticamente omogeneo e assimilabile alla produzione milanese coeva, ha rivelato una fitta trama intertestuale di riferimenti interni di varia natura, resa evidente anche dalla frequente presenza di titoli identici all’interno di raccolte musicali di diversi autori, nonché dai reciproci scambi di omaggi fra compositori, che mostra come i musicisti lombardi dell’epoca fossero consapevoli di condividere lo stesso orizzonte artistico-musicale in stretta relazione con il tessuto geo-culturale di provenienza. Per questa ragione le indagini condotte nel tentativo di identificare i destinatari dei singoli titoli-dedica hanno dato un contributo significativo allo studio dell’ambiente socio-culturale bresciano a cavaliere fra gli ultimi decenni del Cinquecento e i primi del Seicento.
2016
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