La necessità di ripensare in maniera sostenibile i sistemi di trasporto, il nuovo paradigma delle mobilità e la crescente attenzione verso i paesaggi quotidiani costituiscono i punti di riferimento del presente contributo. Da ciascuno di essi emerge l’importanza di considerare le pratiche e la dimensione collettiva. La ricerca descritta affronta il rapporto tra al- cune forme di mobilità urbana e il territorio attraversato. Assumendo come obiettivo generale una gestione condivisa e consapevole del paesaggio, ci si chiede se sia possibile leggere alcune pratiche di mobilità, svolte in maniera collettiva, come forme di cittadinanza attiva. L’articolo illustra i primi risultati relativi al caso dei Gruppi di cammino di Bergamo e ipotizza una possibile loro rilettura come forme di riappropriazione di spazi comuni di vita quotidiana. I primi dati, raccolti attraverso l’uso di interviste in cammino georeferenziate, restituiscono un quadro complesso, costituito da elementi concreti ma anche da esperienze, memorie, saperi, valori e progettualità; quadro coerente con una definizione multidimensionale del concetto di paesaggio. Il contributo mira quindi a stimolare il dibattito sul ruolo che queste pratiche possono assumere nella gestione del paesaggio urbano come bene collettivo.

Il ruolo dei gruppi di cammino per una gestione condivisa dei paesaggi urbani: il caso di Bergamo

CISANI, MARGHERITA
2016

Abstract

La necessità di ripensare in maniera sostenibile i sistemi di trasporto, il nuovo paradigma delle mobilità e la crescente attenzione verso i paesaggi quotidiani costituiscono i punti di riferimento del presente contributo. Da ciascuno di essi emerge l’importanza di considerare le pratiche e la dimensione collettiva. La ricerca descritta affronta il rapporto tra al- cune forme di mobilità urbana e il territorio attraversato. Assumendo come obiettivo generale una gestione condivisa e consapevole del paesaggio, ci si chiede se sia possibile leggere alcune pratiche di mobilità, svolte in maniera collettiva, come forme di cittadinanza attiva. L’articolo illustra i primi risultati relativi al caso dei Gruppi di cammino di Bergamo e ipotizza una possibile loro rilettura come forme di riappropriazione di spazi comuni di vita quotidiana. I primi dati, raccolti attraverso l’uso di interviste in cammino georeferenziate, restituiscono un quadro complesso, costituito da elementi concreti ma anche da esperienze, memorie, saperi, valori e progettualità; quadro coerente con una definizione multidimensionale del concetto di paesaggio. Il contributo mira quindi a stimolare il dibattito sul ruolo che queste pratiche possono assumere nella gestione del paesaggio urbano come bene collettivo.
2016
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