Il lavoro propone un approccio non parametrico per la determinazione dei parametri costituenti il Risk Appetite Framework (RAF) degli intermediari finanziari. Le metriche elaborate vengono applicate ai dati ICAAP di una banca di classe 3; vengono quindi esaminati gli impatti sul profilo rischio-rendimento conseguenti a una ipotetica variazione del livello del rischio di credito in essere. I risultati attestano la capacità del modello di “ribilanciare” gli assorbimenti patrimoniali all’interno della fascia di risk appetite. In tal senso, esso si presta a fornire una prima declinazione quantitativa di un impianto complessivo di non semplice attuazione operativa.

Problematiche gestionali nelle banche in connessione all’introduzione del Risk Appetite Framework

BALDAN, CINZIA;ZEN, FRANCESCO;GERETTO, ENRICO
2016

Abstract

Il lavoro propone un approccio non parametrico per la determinazione dei parametri costituenti il Risk Appetite Framework (RAF) degli intermediari finanziari. Le metriche elaborate vengono applicate ai dati ICAAP di una banca di classe 3; vengono quindi esaminati gli impatti sul profilo rischio-rendimento conseguenti a una ipotetica variazione del livello del rischio di credito in essere. I risultati attestano la capacità del modello di “ribilanciare” gli assorbimenti patrimoniali all’interno della fascia di risk appetite. In tal senso, esso si presta a fornire una prima declinazione quantitativa di un impianto complessivo di non semplice attuazione operativa.
2016
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3225615
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact