Il contributo ha ad oggetto le modifiche apportate dalla legge c.d. “Madia” (n. 124 del 2015) all’art. 21-nonies della legge n. 241 del 1990. L’indagine è stata incentrata su quella norma per mezzo della quale il legislatore del 2015 ha posto un limite temporale di diciotto mesi al potere di annullamento d’ufficio dei provvedimenti di autorizzazione e di attribuzione di vantaggi economici. L’esegesi della disposizione ha evidenziato diverse criticità ed incertezze applicative, capaci di ostacolare quell’obiettivo di «certezza del diritto» perseguito dal legislatore della “riforma Madia”. L’indagine condotta sulle prime applicazioni giurisprudenziali della norma ha confermato l’effettiva sussistenza di tali criticità. Da una prospettiva sistematica, si è rilevato come la predeterminazione in via generale ed astratta di un termine massimo all’attivabilità del potere di annullamento d’ufficio comporti il rischio di una sostanziale obliterazione dell’interesse pubblico. Il metodo della comparazione giuridica ha consentito di porre in luce una scarsa convergenza della scelta del legislatore italiano del 2015 verso altre esperienze giuridiche europee, e allo stesso tempo di rilevare la percorribilità di “vie alternative” per una tutela effettiva del legittimo affidamento degli amministrati. This essay concerns modifications caused by the so called “Madia” law (n. 124 of 2015), in the art. 21-nonies of the law n. 241 of 1990. The survey focused on the regulation, by means of which the legislator, in 2015, applied the temporal limit of eighteen months to the power to withdraw unlawful decisions concerning authorizations and allocations of economic advantages. The exegesis of this regulation has revealed various critical aspects and application uncertainties, that may impede the «legal certainty», the aim followed by the legislator of the “Madia reform”. The survey upon the first law applications has confirmed the actual existence of these critical points. From the systematic point of view, we may observe how the general and abstract predetermination of the maximum term for the activation of the power to withdraw unlawful decisions causes the risk of the significant obliteration of the public interest. The juridical comparison method allowed to prove the poor convergence of the Italian legislator’s choice in 2015 with other European juridical experiences, and at the same time, to demonstrate the possibility of “alternative ways” in order to safeguard effectively the legitimate expectation.

Annullamento d'ufficio e tutela dell'affidamento dopo la legge n. 124 del 2015

Santacroce, Clemente Pio
2017

Abstract

Il contributo ha ad oggetto le modifiche apportate dalla legge c.d. “Madia” (n. 124 del 2015) all’art. 21-nonies della legge n. 241 del 1990. L’indagine è stata incentrata su quella norma per mezzo della quale il legislatore del 2015 ha posto un limite temporale di diciotto mesi al potere di annullamento d’ufficio dei provvedimenti di autorizzazione e di attribuzione di vantaggi economici. L’esegesi della disposizione ha evidenziato diverse criticità ed incertezze applicative, capaci di ostacolare quell’obiettivo di «certezza del diritto» perseguito dal legislatore della “riforma Madia”. L’indagine condotta sulle prime applicazioni giurisprudenziali della norma ha confermato l’effettiva sussistenza di tali criticità. Da una prospettiva sistematica, si è rilevato come la predeterminazione in via generale ed astratta di un termine massimo all’attivabilità del potere di annullamento d’ufficio comporti il rischio di una sostanziale obliterazione dell’interesse pubblico. Il metodo della comparazione giuridica ha consentito di porre in luce una scarsa convergenza della scelta del legislatore italiano del 2015 verso altre esperienze giuridiche europee, e allo stesso tempo di rilevare la percorribilità di “vie alternative” per una tutela effettiva del legittimo affidamento degli amministrati. This essay concerns modifications caused by the so called “Madia” law (n. 124 of 2015), in the art. 21-nonies of the law n. 241 of 1990. The survey focused on the regulation, by means of which the legislator, in 2015, applied the temporal limit of eighteen months to the power to withdraw unlawful decisions concerning authorizations and allocations of economic advantages. The exegesis of this regulation has revealed various critical aspects and application uncertainties, that may impede the «legal certainty», the aim followed by the legislator of the “Madia reform”. The survey upon the first law applications has confirmed the actual existence of these critical points. From the systematic point of view, we may observe how the general and abstract predetermination of the maximum term for the activation of the power to withdraw unlawful decisions causes the risk of the significant obliteration of the public interest. The juridical comparison method allowed to prove the poor convergence of the Italian legislator’s choice in 2015 with other European juridical experiences, and at the same time, to demonstrate the possibility of “alternative ways” in order to safeguard effectively the legitimate expectation.
2017
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3246230
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact