Galileo e la nascita della scienza moderna

Nell’enorme mole di lavori, scritti dal Settecento a oggi, sulla vita e l’opera di Galileo si alternano fasi nelle quali Galileo appare come il principale artefice di una rivoluzione culturale, a fasi nelle quali Galileo viene ridimensionato a uno dei portavoce di cambiamenti che affondano le loro radici nella tradizione dell’antichità e del Medioevo. Che Galileo sia stato una figura chiave, uno dei maestri della modernità, viene acquisito a partire dagli anni ‘60 e ‘70 del secolo scorso, grazie prima di tutto ai contributi degli storici della scienza Thomas Settle e Stillman Drake. La svolta prodotta negli studi galileiani dai due, e in particolare da Drake, è stata un punto di non ritorno tutt’oggi particolarmente fecondo. L’accurata lettura e interpretazione degli scritti galileiani permette a Drake di concludere che Galileo all’inizio guardò in modo critico al passato per evidenziarne errori e risultati da salvare, per poi ideare e applicare dai primi anni del Seicento alcuni dei canoni fondamentali del nuovo metodo scientifico (l’osservazione e l’esperimento sistematici, la misurazione e la matematica) e da quel momento guardare e puntare in avanti. In quanto segue verranno tratteggiati i contributi fondamentali di Galileo alla nascita della Scienza Nova, cioè l’attuale scienza della natura.