L’orientamento negativo al problema riflette un atteggiamento negativo nei confronti dei problemi. Tale costrutto include: interpretazione degli eventi problematici come minacciosi; percezione di scarsa auto-efficacia e di possedere capacità di problem solving carenti; pessimismo circa gli esiti del problem solving; bassa tolleranza alla frustrazione. Numerosi studi hanno evidenziato come l’orientamento negativo al problema costituisca un fattore di vulnerabilità e mantenimento nel disturbo d’ansia generalizzata e nella depressione. Il Negative Problem Orientation Questionnaire (NPOQ) è un questionario self-report che valuta la componente cognitiva dell’orientamento negativo al problema e che ha dimostrato ottime proprietà psicometriche nelle versioni in lingua francese, inglese e spagnola. Obiettivo del presente studio è la validazione italiana di tale questionario. Hanno preso parte allo studio 590 individui non clinici e 76 pazienti con disturbi d’ansia e/o depressivi, che hanno compilato una batteria di questionari somministrati in ordine controbilanciato. I risultati hanno evidenziato che il NPOQ possiede una struttura monofattoriale e un’ottima coerenza interna nel campione sia non clinico, sia clinico, oltre che buone stabilità temporale, validità di costrutto e validità discriminante. L’associazione tra orientamento negativo al problema e worry è risultata più forte di quella tra tale costrutto e i sintomi ansiosi, depressivi e legati al distress generale. Infine, i punteggi al NPOQ non sono risultati influenzati da genere, età e livello di istruzione. In conclusione, quanto emerso supporta l’utilizzo del NPOQ come valido strumento di autovalutazione da impiegare nel contesto italiano sia non clinico che clinico.

La valutazione dell'orientamento negativo al problema: Validazione Italiana del Negative Problem Orientation Questionnaire

Bottesi, Gioia;Ghisi, Marta
2017

Abstract

L’orientamento negativo al problema riflette un atteggiamento negativo nei confronti dei problemi. Tale costrutto include: interpretazione degli eventi problematici come minacciosi; percezione di scarsa auto-efficacia e di possedere capacità di problem solving carenti; pessimismo circa gli esiti del problem solving; bassa tolleranza alla frustrazione. Numerosi studi hanno evidenziato come l’orientamento negativo al problema costituisca un fattore di vulnerabilità e mantenimento nel disturbo d’ansia generalizzata e nella depressione. Il Negative Problem Orientation Questionnaire (NPOQ) è un questionario self-report che valuta la componente cognitiva dell’orientamento negativo al problema e che ha dimostrato ottime proprietà psicometriche nelle versioni in lingua francese, inglese e spagnola. Obiettivo del presente studio è la validazione italiana di tale questionario. Hanno preso parte allo studio 590 individui non clinici e 76 pazienti con disturbi d’ansia e/o depressivi, che hanno compilato una batteria di questionari somministrati in ordine controbilanciato. I risultati hanno evidenziato che il NPOQ possiede una struttura monofattoriale e un’ottima coerenza interna nel campione sia non clinico, sia clinico, oltre che buone stabilità temporale, validità di costrutto e validità discriminante. L’associazione tra orientamento negativo al problema e worry è risultata più forte di quella tra tale costrutto e i sintomi ansiosi, depressivi e legati al distress generale. Infine, i punteggi al NPOQ non sono risultati influenzati da genere, età e livello di istruzione. In conclusione, quanto emerso supporta l’utilizzo del NPOQ come valido strumento di autovalutazione da impiegare nel contesto italiano sia non clinico che clinico.
2017
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