Il settore pioppicolo italiano, a differenza di quanto accade a livello internazionale, è già da tempo gravato da una crisi che si è manifestata attraverso la riduzione delle superfici occupate da pioppeti e del numero di operatori, con ripercussioni anche sulle industrie legate a questa specie. L’industria del compensato, sulle necessità della quale si è sviluppato il modello colturale pioppicolo tradizionale, negli ultimi anni ha, infatti, affrontato a sua volta una crisi collegata alla diminuzione dei volumi lavorati e al numero di aziende. Quello che per decenni è stato il settore di eccellenza della produzione legnosa italiana e un modello di riferimento a livello mondiale, dà negli ultimi anni segni di cedimento. Tra le criticità del settore pioppicolo si annovera certamente la scarsità e frammentarietà di informazioni e dati statistici aggiornati ed affidabili, un limite a cui è necessario porre rimedio urgentemente. Il primo obiettivo del questo studio è la presentazione di un quadro informativo sulla pioppicoltura e sulla struttura delle industrie ad essa collegate, nei limiti del possibile completo e aggiornato. Il secondo obiettivo è funzionale alla definizione di una nuova politica di settore per la quale si deve partire dalla conoscenza dei problemi dell’approvvigionamento di pioppo da parte delle industrie del compensato. Per fare chiarezza su questo tema è stata realizzata una indagine diretta. Coerentemente con il quadro descritto, l’indagine presso le aziende produttrici di compensato di pioppo, che attualmente si approvvigionano nella maggior parte dei casi prevalentemente nel mercato italiano, ha confermato la crescente difficoltà, lamentata dal 70% delle aziende intervistate, nel reperire tronchi di pioppo da impiegare nel processo produttivo. L’indagine ha evidenziato inoltre che, nonostante tali difficoltà, le aziende coinvolte intendono in prevalenza continuare a puntare sul pioppo anche in futuro, mantenendo gli attuali livelli di impiego o addirittura aumentandoli, in particolare quelle che lavorano volumi elevati di pioppo. I risultati dell’indagine mostrano come il problema dell’approvvigionamento di pioppo attualmente sia affrontato attraverso l’adozione di forme contrattuali di coordinamento con i produttori di materia prima solamente da un’azienda su dieci. Tali opzioni, tra le quali l’acquisizione di pioppeti in fase di crescita è risultata essere quella maggiormente considerata, sono già oggetto di valutazione da parte di quattro aziende, mentre altre due non escludono di poterle adottare in futuro. Tra le informazioni emerse dall’indagine vi è inoltre l’intenzione espressa dalle aziende di continuare a rivolgersi al mercato interno per il futuro approvvigionamento di tronchi di pioppo, ed in particolare l’80% del campione prevede di rivolgersi in prevalenza al mercato italiano, mentre il restante 20% in egual misura al mercato italiano e a quello estero, il che può essere interpretato come un segnale positivo per definire una politica di rilancio della pioppicoltura italiana.

Quale futuro per la pioppicoltura? Indagine sul quadro attuale e le prospettive d'impiego industriale del legname di pioppo

Alex Pra
;
Davide Pettenella
2018

Abstract

Il settore pioppicolo italiano, a differenza di quanto accade a livello internazionale, è già da tempo gravato da una crisi che si è manifestata attraverso la riduzione delle superfici occupate da pioppeti e del numero di operatori, con ripercussioni anche sulle industrie legate a questa specie. L’industria del compensato, sulle necessità della quale si è sviluppato il modello colturale pioppicolo tradizionale, negli ultimi anni ha, infatti, affrontato a sua volta una crisi collegata alla diminuzione dei volumi lavorati e al numero di aziende. Quello che per decenni è stato il settore di eccellenza della produzione legnosa italiana e un modello di riferimento a livello mondiale, dà negli ultimi anni segni di cedimento. Tra le criticità del settore pioppicolo si annovera certamente la scarsità e frammentarietà di informazioni e dati statistici aggiornati ed affidabili, un limite a cui è necessario porre rimedio urgentemente. Il primo obiettivo del questo studio è la presentazione di un quadro informativo sulla pioppicoltura e sulla struttura delle industrie ad essa collegate, nei limiti del possibile completo e aggiornato. Il secondo obiettivo è funzionale alla definizione di una nuova politica di settore per la quale si deve partire dalla conoscenza dei problemi dell’approvvigionamento di pioppo da parte delle industrie del compensato. Per fare chiarezza su questo tema è stata realizzata una indagine diretta. Coerentemente con il quadro descritto, l’indagine presso le aziende produttrici di compensato di pioppo, che attualmente si approvvigionano nella maggior parte dei casi prevalentemente nel mercato italiano, ha confermato la crescente difficoltà, lamentata dal 70% delle aziende intervistate, nel reperire tronchi di pioppo da impiegare nel processo produttivo. L’indagine ha evidenziato inoltre che, nonostante tali difficoltà, le aziende coinvolte intendono in prevalenza continuare a puntare sul pioppo anche in futuro, mantenendo gli attuali livelli di impiego o addirittura aumentandoli, in particolare quelle che lavorano volumi elevati di pioppo. I risultati dell’indagine mostrano come il problema dell’approvvigionamento di pioppo attualmente sia affrontato attraverso l’adozione di forme contrattuali di coordinamento con i produttori di materia prima solamente da un’azienda su dieci. Tali opzioni, tra le quali l’acquisizione di pioppeti in fase di crescita è risultata essere quella maggiormente considerata, sono già oggetto di valutazione da parte di quattro aziende, mentre altre due non escludono di poterle adottare in futuro. Tra le informazioni emerse dall’indagine vi è inoltre l’intenzione espressa dalle aziende di continuare a rivolgersi al mercato interno per il futuro approvvigionamento di tronchi di pioppo, ed in particolare l’80% del campione prevede di rivolgersi in prevalenza al mercato italiano, mentre il restante 20% in egual misura al mercato italiano e a quello estero, il che può essere interpretato come un segnale positivo per definire una politica di rilancio della pioppicoltura italiana.
2018
978-88-943378-0-8
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