Modesto per dimensioni e lunghezza, Trop de chance colpisce il lettore per la potenza del messaggio che veicola e la forza della scrittura dell’autrice. I due aspetti sono in realtà strettamente connessi: se il dialogo ermeneutico che il traduttore intrattiene con il testo – e che lo conduce all’individuazione della intentio operis da cui farà dipendere la sua scommessa interpretativa – crea la base concettuale su cui fondare la riscrittura traduttiva, mostrando il lato “allegorico” della traduzione, nel caso di Trop de Chance, l’equilibrio tra la complessità dei contenuti e la disarmante, strategica semplicità della forma è parso una chiave interpretativa privilegiata di accesso al testo originale. Avendo scelto di “scommettere” sulla forza che viene veicolata con inaspettato vigore dalla sobrietà formale, possiamo affermare che lo studio attento delle scelte sintattiche dominanti nel testo fonte si è rivelato indispensabile affinché si realizzassero quelle condizioni essenziali di rispetto del prototesto che, senza annientare la creatività del testo tradotto, permettono a quest’ultimo di essere concretamente «une offrande faite au texte original» (Masson).
« Une offrande faite au texte original »: da Trop de chance a Troppa fortuna”
Mirella Piacentini
2015
Abstract
Modesto per dimensioni e lunghezza, Trop de chance colpisce il lettore per la potenza del messaggio che veicola e la forza della scrittura dell’autrice. I due aspetti sono in realtà strettamente connessi: se il dialogo ermeneutico che il traduttore intrattiene con il testo – e che lo conduce all’individuazione della intentio operis da cui farà dipendere la sua scommessa interpretativa – crea la base concettuale su cui fondare la riscrittura traduttiva, mostrando il lato “allegorico” della traduzione, nel caso di Trop de Chance, l’equilibrio tra la complessità dei contenuti e la disarmante, strategica semplicità della forma è parso una chiave interpretativa privilegiata di accesso al testo originale. Avendo scelto di “scommettere” sulla forza che viene veicolata con inaspettato vigore dalla sobrietà formale, possiamo affermare che lo studio attento delle scelte sintattiche dominanti nel testo fonte si è rivelato indispensabile affinché si realizzassero quelle condizioni essenziali di rispetto del prototesto che, senza annientare la creatività del testo tradotto, permettono a quest’ultimo di essere concretamente «une offrande faite au texte original» (Masson).Pubblicazioni consigliate
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