Nel 1952, lo scavo condotto da G. Pesce presso il foro di Nora (Sardegna, Italia) restituì un manufatto marmoreo su cui compaiono alcune lettere in scrittura punica. L’oggetto, rimasto sinora inedito, oggi purtroppo non è più reperibile, ma lo studio del materiale d’archivio ha consentito di ricostruirne la storia: si tratta di una lastra iscritta punica rimodellata in età romana per produrre un oscillum a pelta, rimasto non finito ed infine accatastato in età tardo antica con altri frammenti marmorei probabilmente destinati ad una calcara.
Un’iscrizione punica su un oscillum a pelta romano di Nora. Storia di un frammento epigrafico disperso
Zara, Arturo
2018
Abstract
Nel 1952, lo scavo condotto da G. Pesce presso il foro di Nora (Sardegna, Italia) restituì un manufatto marmoreo su cui compaiono alcune lettere in scrittura punica. L’oggetto, rimasto sinora inedito, oggi purtroppo non è più reperibile, ma lo studio del materiale d’archivio ha consentito di ricostruirne la storia: si tratta di una lastra iscritta punica rimodellata in età romana per produrre un oscillum a pelta, rimasto non finito ed infine accatastato in età tardo antica con altri frammenti marmorei probabilmente destinati ad una calcara.File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
AmadasiGuzzo_Zara_2018_ridotto.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Published (publisher's version)
Licenza:
Creative commons
Dimensione
1.53 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.53 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.